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Tantissimi abruzzesi hanno diritto al rimborso Euribor.

Oltre 35.000 gli abruzzesi che possono richiedere il rimborso dovuto alla manipolazione del tasso Euribor avvenuta tra il 2005 ed il 2008. Continuano a mostrarsi gli effetti sempre più preoccupanti di una condotta illegale delle banche, attuata anni fa.

L’unione Europea dà il via ai risarcimenti per gli abruzzesi

In Abruzzo sono oltre 35.000 le famiglie che hanno acquistato un immobile e che hanno diritto al rimborso.
Gli anni incriminati sono quelli tra il 2005 ed il 2008. In questo lasso di tempo è stata accertata la manipolazione dell’Euribor (il tasso di riferimento a cui sono agganciate le rate dei finanziamenti a tasso variabile). Questo significa che: le famiglie in Abruzzo che hanno acquistato immobili con mutuo in quel periodo hanno diritto a un rimborso.

Nel dicembre 2013 l’Antitrust europea ha multato per 1,7 miliardi di euro 4 grandi banche per un accordo finalizzato a manipolare L’Euribor. Sono Barclays, Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland e Société Générale.
In Abruzzo, solo per il 2008, le sanzioni previste a carico delle banche e a beneficio delle famiglie che hanno acquistato un immobile ammontano a 171 milioni di euro.

La sentenza

La sentenza è arrivata dopo tre anni: una ventina di pagine fondamentali per rivolgersi a un giudice e ottenere il risarcimento delle somme versate ingiustamente.
In attesa, migliaia di famiglie che hanno acquistato un immobile con un mutuo a tasso variabile in corso nel periodo compreso tra settembre 2005 e maggio 2008. Proprio gli anni in cui la Regione Abruzzo firmava la seconda cartolarizzazione della Sanità con la Deutsche Bank, una delle banche nel mirino.

In tutta Italia, 2,5 milioni di clienti hanno ottenuto un finanziamento o stipulato un leasing nello stesso periodo. Tutta questa gente, in realtà, ha pagato interessi falsati.
La sentenza della Commissione Europea mette nero su bianco quanto già si sapeva dal dicembre 2013. Ovvero che un gruppo di grandi istituti di credito internazionali ha creato un cartello. Manipolando, così, a suo piacimento l’indice Euribor: il parametro al quale si agganciano mutui, derivati e molti altri strumenti finanziari.

La conseguenza è stata la falsificazione della quota interessi applicata alle rate, con effetti evidenti sino alla primavera del 2009. Il cartello è stato punito dall’Antitrust della UE con una sanzione di 1,7 miliardi di euro, poi ridotta a 1 miliardo. Ora, grazie alla consegna della Sentenza alla Sos Utenti e alla sua pubblicazione, parte la corsa ai rimborsi.

L’effetto domino

La manipolazione dell’Euribor da parte delle Banche condannate ha generato un vero e proprio effetto domino. Perché le decisioni assunte in maniera arbitraria dal tavolo ristretto formato da 4 grandi Banche hanno condizionato anche le banche più piccole, chiamate per legge a recepire il valore Euribor di volta in volta stabilito.

La Sos Utenti, utilizzando i dati statistici pubblicati sul Bollettino trimestrale edito dalla Banca D’Italia, per il solo 2008, ha tirato fuori il tasso medio praticato dalle banche. Sottraendovi la media Euribor falsato è riuscita a calcolare lo spread applicato per determinare il maltolto, prendendo in considerazione un mutuo di 100.000 euro da restituire in 20 anni. L’importo che può essere richiesto giudizialmente, solo per il 2008, oscilla tra 2.962 euro e i 4.758 euro, a seconda della sanzione che ogni giudice ritiene di applicare.

C’è chi, purtroppo, ha subito un danno economico ancora maggiore. Molti clienti sono entrati in crisi in seguito all’aumento spropositato dei tassi d’interesse e delle rate. Ad alcuni la banca ha chiuso i rubinetti perché non riuscivano a rispettare le scadenze. La colpa, ma si è scoperto solo qualche anno dopo, era di chi aveva taroccato gli interessi.

Il rischio prescrizione

All’orizzonte c’è il rischio di una seconda beffa. Il nuovo incubo si chiama: prescrizione. In teoria, sarebbe già scattata dopo 10 anni, per i pagamenti effettuati da settembre 2005 a novembre 2006.

Soltanto in teoria…
In realtà, tutte le persone coinvolte a loro insaputa nello scandalo Euribor potrebbero ottenere il risarcimento delle somme indebitamente versate. Spiega un legale: “E’ possibile, infatti, che la prescrizione decorra dal momento in cui si è venuti a conoscenza del danno subito. Quindi nel dicembre 2013, quando l’Antitrust sanzionò il cartello delle Banche che manipolava l’indice Euribor. In questo caso, i clienti beffati avrebbero tutto il tempo di chiedere e ottenere giustizia in tribunale”.

Ricordiamo che la sentenza dell’Ue è vincolante per i giudici civili italiani.

Chi può chiedere il risarcimento

Possono chiedere risarcimento tutti coloro che hanno stipulato contratti parametrati all’Euribor. Quali mutui, finanziamenti, prestiti, leasing e derivati, negli anni dal 1 settembre 2005 al 31 marzo 2009. Inoltre, possono chiedere rimborso anche coloro che avevano già in corso le stesse operazioni creditizie parametrate all’Euribor, nel periodo settembre 2005 marzo 2009, stipulati in anni precedenti.

Gli effetti sempre più preoccupanti della manipolazione dell’Euribor

Purtroppo il caso della manipolazione dell’Euribor ha avuto effetti negativi sui cittadini, ritrovatisi a pagare tanti anni fa una notevole somma di denaro non dovuta. Ma bisogna lottare senza tregua contro queste ingiustizie, per far valere i propri diritti.

In uno dei nostri articoli precedenti, abbiamo trattato della manipolazione del tasso Euribor e delle metodologie necessarie per ottenere il rimborso dovuto. Informarsi è sempre il metodo migliore per bloccare queste ingiustizie alla radice.


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