Caripe: ex dirigenti sotto indagine

A finire nel mirino delle indagini, questa volta, sono gli ex vertici della banca Caripe, come riporta l’edizione di Pescara del quotidiano Il Centro dello scorso 18 maggio. A finire nei guai con la giustizia, sono due ex amministratori delegati e un direttore di un’agenzia dell’istituto di credito con sede nella città abruzzese.

La vicenda

A denunciare irregolarità nei rapporti bancari sono stati due imprenditori che gestiscono un’attività nel settore del mobile. L’Agenzia 2 della Caripe aveva concesso loro un’apertura di credito nel 1998, per agevolare la gestione della loro impresa. A non esser corrette però, secondo l’accusa dei due soci, sono le passività di questo conto, con interessi superiori alla soglia di usura. Una condizione che è perdurata nel tempo fra il 2009 e il 2013, non necessariamente in maniera continuativa.

caripeSecondo il pm Gennaro Varone che sta conducendo le indagini ad Antonio Di Matteo, ex amministratore delegato di Caripe (carica scaduta ne 2011) e a Franco Tarozzi, direttore dell’Agenzia 2 della banca, contesta il fatto che i due si sarebbero fatti dare interessi usurari su un prestito denominato “Idea Credito” di 150mila euro. Questo in ragione del fatto lo sviluppo del piano di ammortamento configurare un tasso d’interesse pari al 18,05%, ma anche del fatto che la rata di rientro del debito stessa era sproporzionata alla redditività d’impresa.

Anche per Mario Russo, successore di Di Matteo, si legge che «in corrispettivo di un prestito da 150 mila euro, erogato dalla Caripe e sul quale veniva pretesa la garanzia di Confidi Abruzzo, si facevano promettere e dare interessi usurari da corrispondere in 60 mesi a rata crescente».

Varone, nella sua accusa, sostiene quindi che questi interessi siano sproporzionati, superando la soglia del tasso d’usura e mettendo in difficoltà i due imprenditori che si sarebbero trovati nelle condizioni d’impossibilità di reggere ad un simile peso economico.

A chi affidarsi?

Scoprire una simile situazione non è mai facile. Spesso si è troppo presi dalla contingenza della situazione per accorgersi che ci si trova in una situazione di svantaggio economico. Per questo diventa fondamentale far controllare i propri conti da chi, da tempo, ha ingaggiato una lotta senza quartiere contro le irregolarità bancarie. Se anche voi nutrite anche solo il minimo dubbio di trovarvi a pagare il non dovuto, potete affidarvi a chi può compiere per voi una pre-analisi gratuita e che potrà prospettarvi eventuali soluzioni da intraprendere nei confronti di situazioni per voi svantaggiose.

 

 

 


Fonte: Il Centro