MPS condannata per anatocismo

Arriva da Bari un’altra storia di anatocismo per la quale una banca è stata sanzionata dal Tribunale pugliese e condannata a risarcire una società. Una storia, l’ennesima, che vale la pena di raccontare.

La vicenda

Protagonisti della vicenda la Banca Antonveneta, facente parte del gruppo del Monte dei Paschi di Siena e un’azienda pugliese.

antonvenetaLa storia ha inizio 16 anni fa, quando i titolari della società cliente della banca si convincono che qualcosa non sta funzionando nei rapporti bancari e vuole fare luce sull’operato della propria fornitrice di crediti. Per questo intenta una causa contro l’istituto bancario che, a propria volta, dichiara di esser in credito verso il proprio cliente di una somma di 150mila euro. 

La consulenza tecnica

Per far luce sulla controversia il giudice del Tribunale di Bari Concetta Potito dispone una perizia tecnica eseguita da un perito esterno e quindi neutrale rispetto alle parti in causa.

E dalla CTU emerge che in realtà non solo la banca non ha il minimo diritto di pretendere i 150mila euro dalla società sua cliente; la perizia accerta altresì che quei conteggi sono frutto di anatocismo e di altre pratiche illecite applicate al conto corrente al quale, fra le altre cose, la banca stessa avrebbe arbitrariamente modificato le condizioni.

La sentenza

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Il Tribunale di Bari

E dalla sentenza si evince in maniera chiara e inequivocabile, che le irregolarità commesse sul conto corrente bancario intestato alla società ricorrente si configurano nella fattispecie dell’anatocismo bancario attraverso l’illegittima applicazione della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, l’illegittima applicazione delle commissioni di massimo scoperto, la mancata pattuizione del tasso degli interessi passivi.

Da qui la condanna a pagare all’azienda i 35mila euro che le spettavano di diritto e anche il pagamento delle spese processuali.

Affidarsi agli esperti

Anche in questo caso l’azienda ha avuto ragione della banca, perché aveva… delle ragioni da vendere. Ma per far valere i propri diritti non basta denunciare una banca.

Per vincere contro una banca è necessario affidarsi a chi le banche le ha già battute e lo ha fatto più di una volta. Solo affidando la propria tutela legale nelle mani di chi sa trattare questa materia si può avere la possibilità di riuscire a vincere contro una banca.

 

 

 


Fonte: La Repubblica