Pericolo aumento mutui?

Sì, è uno spauracchio non da poco: l’aumento mutui potrebbe esser una conseguenza della Brexit? Non è certo una cosa scontata, lo diciamo subito. Ma è una possibilità, anche concreta, che si profila all’orizzonte. Un’ipotesi di cui non è possibile non tenere conto, questo sì.

Ma andiamo con ordine. Intanto non è il caso di fare del “terrorismo finanziario”. Sì, perché se la Sterlina ha dovuto fare i conti con un’immediata débâcle, dopo la vittoria del referendum da parte di chi ha acconsentito al “leave” da parte del Regno Unito all’Unione Europea, per ora l’Euribor, il principale riferimento per determinare i costi dei mutui, non ha subìto contraccolpi.

Cambiamenti nel medio-lungo termine

brexit-mutuiÈ però anche altrettanto vero che le cose potrebbero cambiare, non nel breve termine, ma nel medio-lungo sì. Infatti è su lassi di tempo decennali che si può calcolare l’effetto che questa scelta del popolo britannico. Certo è che le se la Sterlina continuerà a mantenere questo trend di svalutazione, la Banca d’Inghilterra potrebbe vedersi costretta ad alzare i tassi: l’inflazione sarebbe infatti inevitabile, favorendo gli investimenti con quella valuta.

E proprio davanti a questa ipotesi, il rischio della fuga di capitali, che si potrebbe concretizzare la reazione delle altre banche centrali. Un primo rialzo della Fed potrebbe arrivare fra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. E in questo contesto, allora, anche l’euribor potrebbe subire un rialzo, aumentando i costi dei mutui.

Torna il tasso fisso?

Una delle conseguenze più immediate a questa situazione, ancora troppo confusa e in costante evoluzione, è però un quasi certo aumento delle richieste di finanziamenti a tasso fisso, che oggi sono ai minimi storici. Lasciare l’incerto per il certo diventa quindi la reazione più immediata a questa situazione. Anche in questo caso, però, il pericolo di un innalzamento del costo dei finanziamenti non è certo da escludere, anzi. Molto dipende anche dalla solidità delle banche che erogano questi tipi di finanziamenti.

brexit_immobili_1217Altro aspetto da valutare, ma ci vorrà ancora del tempo proprio per le ragioni sopra-elencate, per avere delle risposte certe, è quello delle richieste di mutui incrociati. Come si comporterà la Gran Bretagna con i cittadini europei che chiederanno prestiti e finanziamenti sul proprio territorio? Viceversa cosa accadrà ai britannici che dovessero chiedere il medesimo finanziamento in territorio UE?

È indubbio che a guardare a questi orizzonti con motivata preoccupazione ci sia chi opera nei mercati dell’edilizia immobiliare. Un settore in crisi che, proprio in questi ultimi mesi, provava a dare dei segnali di timida ripresa.

L’aumento mutui è quindi una possibilità concreta, anche se non definitiva. Mantenersi vigili e attenti sull’evoluzione di questo mercato è comunque doveroso. Prima di sottoscrivere qualsiasi finanziamento di questo tipo è sempre il caso di affidarsi a professionisti competenti.