Banca Nuova nei guai

Usura bancaria per i vertici di Banca Nuova: tre anni di reclusione. Questa è la richiesta presentata dal pm di Palermo Claudia Ferrari nei confronti del managment dell’istituto siciliano, che è controllato dalla Popolare di Vicenza. Marino Breganze, presidente dell’istituto e Rodolfo Pezzotti, direttore dell’area commerciale, sono accusati di non aver impedito che venissero applicati interessi usurai sui conti di due società tra il 2009 e il 2010. Questo riporta Il Fatto Quotidiano; notizia, questa, che già vi avevamo anticipato qualche giorno fa.

banca nuova
Il Fatto Quotidiano

Si tratta di un’onda lunga rispetto agli eventi relativi all’aumento di capitale che è costato la perdita di quasi il 100% delle azioni della Popolare di Vicenza, con il Fondo Atlante che ne ha assunto il controllo. Un’operazione che, pur dannosissima nei confronti dei risparmiatori, ha visto solamente nelle ultime settimane il risveglio dei piccoli risparmiatori siciliani. Una cinquantina i casi venuti per ora alla luce. Situazioni differenti che vanno dalle obbligazioni convertibili acquistate dai risparmiatori, ai cosiddetti mutui baciati.

Situazione esplosiva

Si tratta di una situazione esplosiva, come riporta anche il sito Live Sicilia, perché queste sono solo le prime avvisaglie di ciò che potrebbe accadere poi. Il rischio che una pioggia di denunce cada su Banca Nuova è dietro l’angolo. livesicilia“Il numero azioni da zero euro (o poco più) vendute, ovviamente, – stando alle denunce dei correntisti – variavano sulla base del mutuo o del finanziamento richiesto. Dal pensionato all’imprenditore, insomma. Eccolo, il ricatto proporzionato, la fregatura democratica” riporta Live Sicilia. E ora sono in centinaia i clienti che temo d’aver perso tutto. Addirittura si temono gesti insani da parte di qualcuno, come già avvenuto in Veneto.

Un fenomeno che non sarà solo e prettamente siciliano, ma che rischia di attraversare lo stretto, dove Banca Nuova può contare su 16 filiali. Un disastro su vasta scala dunque, con una percentuali di mutui e finanziamenti irregolari che rischia di aggirarsi intorno all’80%. Due mutui su tre, insomma, rischierebbero di non esser ad hoc.

Risarcimenti

La richiesta di risarcimento alla banca potrebbe esser quindi di dimensioni gigantesche, ma i bilanci dell’istituto non sembrano godere certo di buona salute, con una perdita di 150 milioni di euro certificata dall’ultimo bilancio. Con queste condizioni è facile dunque pensare che il crack finanziario sia dietro l’angolo, con tutta una serie di conseguenze non solo per i risparmiatori, ma anche per i lavoratori degli istituti bancari. Già il piano industriale della Popolare di Vicenza prevede un possibile taglio di 500 posti in tutta Italia. Un terremoto bancario che potrebbe causare migliaia di vittime innocenti.

Come difendersi?

Il tempo è già tiranno, perchè il colosso dai piedi d’argilla rischia la rovinosa caduta. Non c’è molto tempo. Fondamentale, in questi casi, affidarsi il prima possibile a chi è competente in tema di tutela legale delle vittime di questo sistema. Solo chi ha questa esperienza è in grado di valutare la vostra situazione e seguirvi con competenza e professionalità.

 

 

 

 


Fonte: Live Sicilia