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Richiesto l’aiuto della Regione Veneto per tutelare i risparmiatori delle banche venete

Banche venete. Il Governo chiede l’aiuto della regione Veneto per favorire una ricapitalizzazione senza troppi intoppi e danni verso i risparmiatori.

Un emendamento all’ordine del giorno

Si torna a parlare del salvataggio degli istituti veneti. Oggetto di oggi è la linea di credito delle persone che stanno per passare a Intesa. Il rischio è che, a causa dell’inglobamento in un colosso bancario, alcuni risparmiatori potrebbero trovare degli stop ai loro fidi e prestiti, da definire a data da destinarsi. Ma una cosa del genere porterebbe delle conseguenze molto negative all’economia italiana, perché potrebbe causare la chiusura di molte aziende. Inoltre, alcuni cittadini si potrebbero ritrovare a fare una vita dura, solo perché si sono ritrovati coinvolti in un salvataggio non deciso da loro. Per questo motivo, il Governo ha portato la questione all’ordine del giorno.

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Secondo l’Eba, la crisi delle banche venete era nota dal 2014

In particolare, Simonetta Rubinato, assieme alla collaborazione di altri 15 deputati, ha fatto approvare un emendamento per far fronte al problema. “Comprendo le preoccupazioni espresse in questi giorni dalle organizzazioni di categoria per i rischi legati alla possibilità che Intesa possa richiamare o revocare, anche parzialmente, i fidi in essere”. Queste le parole della parlamentare.

“E proprio per questo avevo presentato un emendamento specifico, poi trasformato nell’ordine del giorno. Invito pertanto la Regione Veneto a collaborare con l’Esecutivo Gentiloni per attivare i meccanismi di garanzia e co-garanzia previsti dalle leggi vigenti, in modo che l’eventuale incapienza della garanzia sui finanziamenti concessi a imprese o singoli imprenditori dalle due ex popolari venete possa essere coperta, sia in termini di congruità che di durata, dal Fondo di garanzia “Bersani” di cui alla legge n. 663 del 1996 e dal Fondo regionale del Veneto di Garanzia ex L.R. n. 19/2004″.

Rubinato vuole salvaguardare sia le singole persone, che le aziende. Anche una nota sulla volontà di tutelare l’economia del Veneto.”Possiamo evitare contraccolpi al sistema economico del Veneto, senza toccare la sostanza dell’accordo siglato con Banca Intesa, salvaguardano in particolare le piccole e medie imprese, che sono il fulcro del nostro sistema produttivo”.

Ora sarà la Regione a dover agire, fornendo i mezzi e strumenti necessari per tutelare i clienti delle banche venete.

Tutti dovranno collaborare per la ripresa. Ma mai fidarsi ciecamente delle banche

La richiesta del Governo è più che giustificata. Dopo tutti i soldi investiti per evitare il crollo delle banche, ora si vogliono evitare i contraccolpi più gravi verso i clienti che passeranno in Intesa.

Al contempo, non bisogna fidarsi mai delle banche. Enti che pensano solo a fare soldi e mai al benessere del cittadino. Quindi, se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181. Possiamo intervenire e fornirvi i mezzi necessari per tutelare i vostri diritti.


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