Ancora nessun risarcimento in vista

La situazione degli azionisti delle banche venete sta diventando sempre più tragica. Tra rimborsi per i risparmiatori con obbligazioni subordinate che non arrivano, fino al totale annullamento di qualsiasi risarcimento per coloro a cui furono piazzati titoli in maniera illecita durante gli aumenti di capitale, si sta aprendo un susseguirsi di eventi molto triste.

Uno scenario da incubo

Risparmiatori sul lastrico. Centinaia di persone che, a seguito del crollo delle banche venete, furono promessi risarcimenti, purtroppo mai arrivati. Questa è la triste situazione degli azionisti degli istituti veneti, che stanno resistendo e lottando duramente per ottenere ciò che è stato tolto ingiustamente dalle loro mani. Soldi guadagnati con fatica, dedizione e voglia di avere un futuro migliore. Ma la tragedia che si è abbattuta su Veneto Banca e Popolare di Vicenza non ha fatto sconti a nessuno: migliaia di persone, prima benestanti, ora fanno fatica a far quadrare i conti. Chi ha perso migliaia di euro, chi ne ha persi centinaia di migliaia. La lista da fare sarebbe lunghissima, ma nessuno per ora si sta preoccupando di rimborsare questi ex clienti che vengono trattati senza il minimo interesse.

Tra cause che passano nel dimenticatoio per la recente acquisizione degli istituti presso Intesa Sanpaolo, e termini di richiesta di rimborso scaduti, lo scenario di coloro che hanno creduto in queste banche diventa sempre più cupo. Per non parlare poi di coloro a cui sono stati venduti titoli in maniera truffaldina, come confermato dalla Bce e dalla Consob: pare che per loro nessun rimborso sarà disponibile. Il motivo è presto detto: dei 60 milioni previsti per i risarcimenti, nessuno è stato stanziato perché “sarebbe una violazione della par condicio dei creditori”. Una scusa bella e buona per far rimanere al verde tantissimi italiani, stimati in quasi 100.000 persone solo in Veneto.

Un limbo da cui sembra impossibile uscire

Veneto Banca Crisi New Concept Advisory
Veneto Banca. La triste storia di Mara, che ha perso tutti i suoi soldi per la crisi dell’istituto

L’attuale situazione degli azionisti sembra piombata in un limbo senza uscita. Il Governo tenta di rimandare continuamente la questione, perché troppo complessa da risolvere. I vertici di Intesa si mostrano indifferenti, perché hanno acquisito solo la parte “buona” delle banche venete, tralasciando i casi più spinosi. Questo inghippo ha anche creato un vero e proprio blocco delle cause in corso vergo gli istituti del Veneto, che ora tarderanno di parecchio a riprendere. Una via per richiedere il rimborso ora potrebbe essere quella di diventare creditori in liquidazione, un’opzione alquanto scomoda, che in media fa ottenere compensi pari al 5-10% del patrimonio posseduto. Precisiamo anche che, per arrivare a ottenere queste somme, bisognerà attendere anni e anni.

La beffa finale è che non sono stati ancora pubblicati sul Gazzettino Ufficiale i termini per presentare nuove e vecchie richieste di risarcimento. In attesa di questo decreto, molti legali stanno aspettando per presentare qualsiasi domanda di rimborso, poiché temono che, nel momento in cui vengano mostrati i termini, le loro richieste risulteranno inutili. Uno scenario da incubo, il cui unico elemento a favore del popolo italiano è la voglia di reagire e combattere, senza arrendersi a queste ingiustizie.

Per questo motivo, molti ex soci saranno presenti a Roma in questi giorni, per protestare assieme alle altre vittime truffate dalle banche. Etruria, Mps, Popolare di Bari e ora anche Veneto Banca e Popolare Vicenza. Tutti uniti in una maxi manifestazione per far capire al Governo che deve far qualcosa e non lasciare onesti lavoratori senza soldi.

Non arrendersi all’indifferenza: reagire e affidarsi alle persone giuste è l’unica soluzione

Non piegatevi a queste ingiustizie, ma reagite per riavere indietro i vostri soldi. Richiedete l’intervento di un team esperto in materia, che saprà trovare la soluzione migliore per recuperare il denaro perduto.

Non aspettate, perchè il tempismo è fondamentale. Se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, chiamateci: 0375-833181.


Fonte