Bankitalia operazioni sospette 2016 New Concept Advisory

Riciclaggio di denaro in aumento in Italia

Secondo un rapporto dell’Uif (Unità Informazione Finanziaria), in Italia il reato di riciclaggio è aumentato drasticamente nel 2016. Un dato sconcertante, che mostra la gravità dell’accaduto.

I motivi dietro questi dati

Riciclaggio di denaro sporco. L’Italia è un Paese in cui, negli ultimi anni, si è registrano un alto numero di casi di questo reato. Il 2016, in particolare, registra un incremento pari al 20% rispetto ai dati del 2015.

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Nonostante la legge preveda numerose sanzioni (anche gravi) per chi compie questo illecito, le persone continuano imperterrite a commetterlo. Insomma, totale indifferenza verso le Autorità competenti. Questo è il succo di ciò che è stato mostrato dal rapporto dell’Unità d’Informazione Finanziaria, anticipato dal Governatore della Banca d’Italia e presentato dal Direttore della stessa. Ma, nonostante i dati mostrati, gli enti competenti in materia si mostrano ottimisti a riguardo. Le nuove regole e normative che andranno in vigore saranno un ottimo mezzo per ridurre in maniera drastica i casi presenti nel nostro territorio.

Ma cosa spinge le persone a commettere questo reato? Il non essere nominati direttamente in un apposito Albo registrato. In pratica, in circa 30 anni non sono mai stati resi pubblici i nomi delle persone che commettono questi reati. Ne consegue che, spesso, soprattutto nell’esame di posizioni che muovono un eccessivo “contante”, ci siano indagini non chiare, che portano questi crimini in una zona “grigia, poco conosciuta”. Quindi, si rischia spesso che le persone coinvolte nel riciclaggio vengano scoperte dopo anni o, addirittura, riescano a farla franca.

Oltre al riciclaggio, c’è anche da menzionare il reato di evasione fiscale, che pure rappresenta una larga fascia nella operatività della clientela. Anche esso viene classificato come un reato difficile da individuare nell’immediato, per cui facilmente evitabile o comunque aggirabile seguendo particolari procedure truffaldine.

I comportamenti delle banche difronte al reato

Molti si chiedono come reagiscono gli istituti quando notano questi reati. Partecipano anche loro alla truffa e provano a guadagnare soldi illegalmente? Provano a contrastare il reato? La risposta sta in un esame diretto dei colossi bancari. Basti notare che molti casi di riciclaggio sono spesso legati a gruppi bancari di medio-grandi dimensioni. Questo perché? Il motivo è semplice: le banche più piccole fanno molta più attenzione e vigilano con precisione sulle norme antiriclaggio. I gruppi grandi, invece, sono più “indifferenti” verso la cosa e quindi capita spesso che poi vengano scoperti raggiri mostruosi.

Un esempio molto comune è quello in cui grandi aziende riciclano denaro sporco tramite la banca, pagando i dipendenti della stessa. Il tutto per creare un business illecito che danneggia, come di consueto, i risparmiatori. Un arricchimento dei forti alle spalle delle persone oneste. Ingiustizie che vanno combattute sempre, perché l’illegalità deve essere punita.

In conclusione, la banca di solito “fa finta di essere assente” o nel migliore dei casi commette errori madornali, di cui poi si rende conto anni dopo.

Bisogna tutelare maggiormente i soldi degli italiani

Questa indagine mostra come il nostro Paese sia ricco di illeciti attuati dagli istituti di credito. Bisogna sempre combattere contro questi atteggiamenti non leciti. La legge va rispettata e i diritti del cittadino tutelati, sempre.

Quindi, se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181. Sapremo intervenire nella maniera migliore per tentare di recuperare i soldi persi ingiustamente.


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