Bp di Vicenza condannata per anomalie bancarie

La BP di Vicenza nell’occhio del ciclone della magistratura, che la condanna a risarcire un’azienda. La ditta, una follatura tessile di Prato, aveva corrisposto per sette anni degli interessi eccessivamente elevati nei cinque conti correnti che aveva aperto con la Banca Popolare di Vicenza.

bp di vicenzaSecondo quanto ricostruito dall’avvocato Russo che curava gli interessi della società pratese, tesi poi confermata anche dal giudice Raffaella Brogi del Tribunale di Prato, come riporta l’edizione de Il Tirreno, fra il 2003 e il 2010 pur non applicando tassi usurari, la ex Cassa di risparmio di Prato aveva applicato interessi troppo elevati ma non solo, anche commissioni di massimo scoperto non dovute e valute sfavorevoli. Il trattamento non era certo andato giù ai titolari che, una volta accortisi dello svantaggioso trattamento, avevano chiuso i conti ed erano quindi ricorsi in sede giudiziaria.

A sei anni dall’inizio della causa intentata contro la Banca Popolare di Vicenza ecco arrivare la prima condanna per 58.000 Euro, come si legge su Il Tirreno, che non sembra però aver impressionato più di tanto i vertici dell’istituto di credito che, nel frattempo, non hanno ancora rimborsato l’azienda pratese. Questa situazione ha quindi spinto l’avvocato a presentare un’istanza di sequestro nei confronti della Popolare. Staremo a vedere come andrà a finire.

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Fonte: Il Tirreno