Il protesto: una macchia che non deve diventare un incubo

Un protesto a carico di un’azienda ma anche di un normale cittadino, non fa di questi automaticamente dei diavoli in terra, anche se la loro affidabilità finanziaria viene messa in forte dubbio. Può capitare, anche per dei motivi che spesso vanno al di là della volontà di chi si vede protagonista di ciò. Ma che cosa è di preciso?

protestoIl protesto si verifica quando una cambiale o un assegno consegnato al proprio creditore viene da questi rifiutato, perché privo di copertura. Si emette quindi un pagamento senza avere realmente i soldi in banca per poterlo saldare.

Il titolare di questo assegno a vuoto viene quindi iscritto nel registro dei protesti, riconosciuto come un cattivo pagatore. Il registro dei protesti conserva la storia degli ultimi 5 anni del pagatore protestato.

Cancellare un protesto

Cancellare un protesto è comunque possibile. Viene data la possibilità, nel nostro sistema bancario, di potersi riscattare e ripulire la nostra “fedina penale” di pagatori, così come avviene per le segnalazioni alla Centrale dei Rischi

Condizione sine qua non per liberarsi da questa “etichetta” è quella di saldare i propri conti. Se l’assegno o la cambiale presentati non erano validi, pareggiare i propri conti è indispensabile per poi potersi togliere dal registro dei protesti.

istanza-di-riabilitazione-al-tribunale11Necessario però è poi attendere un anno dal pagamento, per poter ricevere la riabilitazione dal Presidente del Tribunale dove si vive, che emetterà il decreto da presentare in Camera di Commercio all’apposito Ufficio Protesti.

Per fare richiesta è necessario compilare un apposito modulo, al quale vanno allegati una copia del documento di identità valido, l’atto di protesto, la dichiarazione del beneficiario che attesti l’avvenuto pagamento del debito in sospeso, una visura aggiornata dei protesti intestata all’interessato e un certificato di residenza storico.

Una volta ottenuto il documento in questione dal tribunale di appartenenza territoriale è necessario presentarsi in Camera di Commercio che avrà una ventina di giorni per cancellare il protesto dal registro.

Se il Presidente del Tribunale dovesse per qualsiasi motivo rifiutare la cancellazione del protesto è possibile fare ricorso in Appello.