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Mps. Viola e Profumo accusati di imputazione coatta

Il gup di Milano ha deciso di rinviare a giudizio Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, figure che erano di spicco in Mps. Accusati entrambi di illeciti nei bilanci tra il 2012 e il 2015.

La decisione del gup per i due vertici di Monte dei Paschi

A poco più di un mese dall’udienza preliminare il gup di Milano ha disposto l’imputazione coatta per Alessandro Profumo e Fabrizio Viola. Ricordiamo che sono, rispettivamente, ex presidente ed ex amministratore delegato di Mps. Entrambi sono sotto inchiesta in un’indagine aperta a Milano per illeciti nei bilanci dal 2012 al 2015 per le operazioni Alexandria e Santorini.

Profumo e Viola hanno lasciato Mps in momenti diversi. Il primo nel 2015, per poi diventare presidente e socio di Equita Sim e candidato del governo come nuovo amministratore delegato di Finmeccanica. Viola invece è diventato a fine anno amministratore delegato di Popolare di Vicenza e capo del comitato esecutivo di Veneto Banca.

I pm Mauro Clerici, Stefano Civardi e Giordano Baggio, avevano chiesto nel settembre 2016 l’archiviazione per Viola, Profumo e altri 8 indagati. Invece il giudice Livio Antonello Cristofano ha disposto che i pm dovranno formulare la richiesta di rinvio a giudizio per Profumo, Viola e un terzo indagato. Archiviate, invece, le posizioni degli altri indagati.

I chiarimenti della perizia

La decisione del giudice è sicuramente una vittoria per i piccoli azionisti, che con i loro esposti avevano dato vita all’inchiesta e poi presentato opposizione all’archiviazione. Durante l’indagine era intervenuto anche il procuratore generale Felice Isnardi, che aveva disposto ulteriori accertamenti sulla posizione della banca anche con una perizia tecnica sui bilanci.

La perizia fornisce anche una lettura del tutto nuova dei fatti. Mps non avrebbe potuto accedere ai Monti Bond nel 2012-2013. Questo perché la sua crisi era legata alle perdite su Antonveneta e sui crediti deteriorati. Ma la Ue accettò le attestazioni dell’Italia e disse sì ai Monti Bond. Per i periti le perdite avrebbero dovuto essere coperte con aiuti di Stato.

«Con le informazioni messe a disposizione del gup, si poteva andare quasi a sentenza su questa questione di Mps. Fa piacere che quantomeno abbia disposto il dibattimento», commenta la parte offesa nel procedimento.

Una vittoria per gli azionisti e una prima sconfitta per Mps.

Una prima vittoria per gli azionisti

Grazie alla decisione del gup, Profumo e Viola sono stati rinviati a giudizio. Una vittoria più che meritata quella avuta dagli azionisti, che finalmente possono sperare che i loro diritti vengano rispettati.

Ricordiamo che Mps è sotto il mirino di varie indagini perché ha subito notevoli perdite nel tempo. Una storia problematica quella di Monte dei Paschi.


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