Abusi bancari: è possibile difendersi?

Siamo arrivati al punto di doverci difendere dagli abusi bancari? Probabilmente sì. Tante sono le pratiche che una banca può condurre nei nostri confronti e a nostro svantaggio.

Ma è possibile difendersi da queste situazioni? Esistono dei comportamenti e o degli accorgimenti che ci possono aiutare a tutelarci per evitare di subire questi abusi bancari?

Alcuni consigli utili

Controllare i conti

bollo mutui 2Innanzitutto controllate, o fate controllare da una persona a voi fidata ed esterna alla vostra banca il vostro conto corrente e le clausole bancarie contenute nel vostro contratto. Esistono, ad esempio, i costi a carico del correntista, che contribuiscono ad alzare il tasso d’interesse, che può essere applicato al titolare del conto: commissioni,  interessi di mora, assicurazioni. Sono tutte voci che ogni trimestre comportano un rialzo, che spesso sfocia nel superamento del cosiddetto tasso soglia, trasformandosi quindi in usura bancaria. Spesso si è vittime di usura bancaria senza saperlo e rendercene conto.

Commissioni di massimo scoperto e affini

La Commissione di Massimo Scoperto è stata dichiarata illegale ancora nel 2009, ma molte banche la applicano ancora, alcune addirittura l’hanno raddoppiata.

Le Commissioni di Istruttoria Veloce e quella di Disponibilità Immediata Fondi, se sommate fra loro, diventano illegittime in quanto è la stessa Banca d’Italia ad averne decretato illegale la coesistenza.

Le condizioni per il mutuo

Ne abbiamo già parlato in altri articoli, ma la stipula di un mutuo può nascondere diversi tranelli. In un periodo in cui i tassi sono al minimo storico, nei mutui a tasso variabile spesso e volentieri le banche fissano un valore minimo, ma non quello massimo, tutelandosi così in caso di perdita e guadagnando a dismisura in caso di condizioni a loro favorevoli. Chiedete che sia inserito un tetto oltre il quale il tasso non può salire.

Il profilo di rischio

MONETE CON BANCONOTEPer le banche è obbligatorio classificare i propri utenti in base alla consapevolezza che questi stessi hanno in materia finanziaria. Spesso le banche tracciano un profilo che, anche se non veritiero, fa di voi degli esperti investitori. Non crediate sia una lusinga nei vostri confronti, anzi! Si tratta di un’arma a doppio taglio che consente alla banca di farvi sottoscrivere determinati investimenti che altrimenti vi sarebbero preclusi ma, nello stesso tempo, anche di difendersi in caso di investimenti fallimentari da voi sottoscritti adducendo la ragione, anche in ambito legale, che tanto voi eravate perfettamente consapevoli di ciò che stavate firmando e facendo.

Le obbligazioni

La parola obbligazione non è sinonimo di “investimento sicuro e a basso rischio”. Dietro alla parola obbligazione ci sta un mondo variegato. Esistono, ad esempio le obbligazioni strutturate e quelle subordinate. Le prime sono associate ai derivati, autentiche bombe ad orologeria, come le più recenti vicende finanziarie hanno dimostrato. Le seconde sono pericolose perché, se la banca fallisce, voi perdete l’intero capitale investito: il caso delle famose quattro banche, la più celebre è Banca Etruria, insegna!

Aumenti di capitale dei piccoli istituti

Capita spesso che le banche chiedano un contributo ai loro clienti attraverso l’aumento di capitale, ovvero l’acquisto di azioni della banca per ripianare i suoi debiti o le sue perdite. Molti istituti fanno leva sui piccoli imprenditori e sugli artigiani, la cui attività dipende molto spesso anche da quella della banca a cui si appoggia.

Ma se comprare azioni delle grandi banche, quelle quotate in borsa, anche a fronte di ingenti perdite permette comunque di rivendere le azioni acquisite, lo stesso principio non vale per le piccole banche, che non essendo quotate, non sono così appetibili e rivendibili.

Manovre massive

anatocismoTornando alle attività di controllo dei conti, fondamentale è verificarli trimestralmente: fate attenzione alle cosiddette manovre massive, un altra forma di abusi bancari. Si tratta di attività non molto limpide che hanno lo scopo di alzare i tassi applicati dalla banca. Si tratta di operazioni che vengono compiute dalle banche in apertura di trimestre, avendo così l’obbligo della loro comunicazione in apertura del trimestre successivo, con una lettera che vi arriva oltre 100 giorni dopo la loro applicazione, sfuggendo all’attenzione dei clienti.

Evitate i prodotti aggiuntivi

Mai accettare prodotti finanziari o beni di largo consumo, in calce alla firma di un prestito. Le banche spesso offrono assicurazioni, azioni o magari anche tablet e smarphone, per aumentare il valore del prestito che andrete a restituire. Se vi propongono questa cosa in aggiunta è perché hanno già deciso di concedervi il finanziamento, che non dipende certo dal prodotto aggiuntivo che vi hanno prospettato.

Se la banca ammette, mai accettare la conciliazione

Davanti ad un vostro motivato reclamo, il direttore della banca si trasforma in un agnellino e soprattutto in un pompiere. Cercherà infatti di spegnere subito le fiamme, temendo per la reputazione e buon nome della banca, attraverso una procedura di calmierazione. In poche parole, vi offrirà una somma per rimediare al disguido, ammettendo l’errore, ma chiudendo subito la vicenda. In questo caso la raccomandazione è di far eseguire un’analisi approfondita dei vostri conti… potrebbero nascondersi azioni ben più gravi a vostro svantaggio. Una volta che conoscerete l’entità del danno nei vostri confronti, potrete decidere con calma in che modo agire e farvi rimborsare.

Vigilate sempre sui vostri conti

Vigilate sempre sui vostri conti, per evitare di subìre abusi bancari. Gli esempi che vi abbiamo fatto sono solo alcuni.

Affidatevi alla consulenza di esperti professionisti in questo campo, legali in grado di far valere i vostri diritti davanti ad un giudice, affidatevi a chi vi fornisce una consulenza gratuita e vi aiuta a capire quale sia la vostra posizione nei confronti di una banca, per poi portarvi alla tutela dei vostri interessi.

 

 


Fonte: Il Fatto Quotidiano