Diritto al rimborso: come esercitarlo?

Il diritto al rimborso non deve rimanere tale solo sulla carta. Potete esercitarlo. Ma come? E da dove deriva il diritto al rimborso sul tasso di interesse che viene applicato dalle banche ad un minimo, che non corrisponde però all’andamento reale dei tassi?

diritto al rimborsoProcediamo con ordine. Quando si accende un mutuo a tasso variabile ci si basa su due parametri: lo spread, indice deciso dalle banche e che resta invariato e l’euribor. Questo è il valore variabile: quello da cui dipendono l’aumento o la diminuzione del tasso d’interesse. Da oltre un anno l’euribor, non solo è ai minimi storici, è finito sotto zero. Ma come è stato certificato anche da Bankitalia, di pochi giorni fa il richiamo ufficiale alle banche,  gli istituti di credito fanno spesso orecchie da mercante. Come? Semplice: non regolano il tasso secondo lo spread, abbassando sì le rate, ma fino ad un “minimo” dal quale non scendono come dovrebbero fare. In definitiva mantengono così l’euribor pari allo spread.

Questo significa che stanno violando gli obblighi contrattuali: stanno applicando un tasso maggiore rispetto a quello contrattualmente pattuito.

Come fare a capire se si è in credito?

In linea di principio è cosa comprensibile guardando le condizioni contrattuali e le evoluzioni dell’andamento dell’euribor in relazione alle rate. Necessario è poi verificare se nelle condizioni contrattuali sia presente o meno un tasso minimo. Schematicamente potremmo riassumere così:

  1. nel contratto dovreste trovare una clausola che indichi in caso di euribor sotto alla quota zero che il tasso sia pari ad una determinata percentuale; oppure che nelle clausole sia nominato un “floor” o un tasso minimo dal quale è impossibile scendere. (Attenzione!!! se vi doveste trovare nel contratto un tasso floor, detto anche tasso pavimento, sappiate che tutti gli interessi del mutuo sono nulli! …. e questa è ancora un’altra storia)
  2. Se questi elementi non dovessero comparire all’interno del contratto, il passaggio successivo è quello di intimare la banca a ricalcolare le rate da quando l’euribor si presenta in segno negativo. Per farlo è anche necessario mettere in mora la banca.

La banca avrà così 30 giorni per rispondere alla vostra istanza.

Se poi doveste temere che la banca non vi ascolti, e voleste prevenire qualunque ulteriore disturbo, potrete affidarvi ad una struttura specializzata che lo faccia per voi.

La nostra società ha preparato un pacchetto che, con una spesa complessiva di 53 euro (si avete capito bene: 53 euro), vi tutela attraverso uno degli Studi Legali più qualificati e accreditati nel settore.

Con il suddetto investimento avrete: la diffida dello Studio Legale Chiericati & Partners, la pre-analisi dettagliata del mutuo, la redazione dell’eventuale ricorso all’ABF (Arbitro Bancario Finanziario) nel caso in cui la banca non dovesse rispondere, o dovesse rispondere picche.