usura new concept advisory

Una città controllata dall’usura.

Grazie all’usura, un gruppo formato da forze dell’ordine, mafiosi e dipendenti di banca guadagnavano cospicue somme di denaro. Avviata l’operazione “Twilight” che ha permesso di far luce su questi avvenimenti.

Una maxi operazione

La mafia si mette in gioco, risente e sfrutta gli effetti della crisi e si adegua ai tempi che cambiano. È accaduto anche nell’operazione “Twilight” che ha permesso di fare luce su un lato nascosto del capoluogo barocco. E così, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, tenevano sotto il loro controllo l’intera città di Lecce (e non solo) con l’usura: punta di diamante dell’attività criminale. Un’attività che fruttava talmente tanto denaro che veniva riutilizzato in altri settori, come quello del traffico di droga.

Un dominio che ha radici lontane: tutto nasce, infatti, nell’inchiesta Shylock del 2010. Fu allora che Alfredo Scardicchio, un imprenditore taglieggiato, indirizzò gli investigatori sulla strada giusta, raccontando di un tasso mensile del 10% che era costretto a versare.

Più di cento persone coinvolte

Chiunque avesse bisogno di soldi sapeva a chi rivolgersi, ma nessuno parlava e nessuno parla: “E’ un’indagine particolarmente importante non solo perché ha coinvolto 6 funzionari di banca –  commenta il procuratore Cataldo Motta, nel corso della conferenza stampa –  ma anche per il fatto che le vittime sono un’infinità“. Nell’ultimo anno giudiziario, sono solo tre le denunce nel distretto di Lecce, Brindisi e Taranto.

Un numero effimero se paragonato ai commercianti, imprenditori e persone comuni che si sono affidati agli usurai. Considerati quasi come “benefattori” perché danno quell’aiuto spesso negato dalle banche. Infatti, gli istituti di credito chiedono in cambio garanzie troppo elevate da rispettare per chi è colpito dalla crisi.

Sei funzionari bancari, approfittando del loro ruolo all’interno di diversi istituti avrebbero, tra le altre cose, fornito informazioni riservate su clienti in difficoltà. Così da permettere ai criminali di trovare questi individui e farli cedere al meccanismo dell’usura. Tutti pagano senza lamentarsi, anzi sono ben contenti di farlo.

Fatti come questo ci mostrano come, sempre di più, la criminalità organizzata si approfitti dei problemi della gente. E sono talmente tante le ingiustizie in Italia, che la maggior parte delle volte le truffe passano inosservate. Ammonta a cento il numero totale di persone finite nei guai. Un giro di affari pari, se non superiore, al valore dei beni sequestrati fanno infine comprendere l’importanza dell’operazione. Ma soprattutto che certe organizzazioni non hanno mai smesso di affondare le loro radici nel territorio.

Mai piegarsi ai criminali

Questa volta assistiamo a un caso di usura attuata da dipendenti di banca, con la collaborazione di criminali. Che non si fanno scrupoli a mantenere un pungo la popolazione, stremata dalla crisi e bisognosa di denaro. Ma bisogna combattere queste ingiustizie.

E’ per farlo l’unica possibilità è affidarsi agli esperti in materia. Di casi di illeciti ne abbiamo parlato anche in un articolo riguardante 3 dipendenti di Banca Carige che hanno pignorato una casa mentre applicavano tassi usurari.


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