Carenza di controlli sul rischio: maxi-multa alla BCC

Ancora una maxi-multa a carico degli ex-vertici di quella che era una volta la Banca di Credito Cooperativo di Castel Goffredo. A comminarla la Banca d’Italia, al termine di un’ispezione risalente alla primavera del 2015.

La vicenda

Nella primavera di un anno fa gli ispettori della Banca d’Italia rivoltarono come un calzino la sede della BBC nella cittadina mantovana. Non era la prima volta che eseguivano un controllo in questo istituto di credito. Nel 2011 gli allora amministratori erano stati condannati a pagare una multa di oltre 101mila euro per una condotta irregolare del credito.

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Sede della BCC di Castel Goffredo

Le indagini condotte dai funzionari del Servizio di coordinamento e rapporti con l’esterno di Palazzo Koch hanno accertato diverse irregolarità. Gli ex componenti del consiglio di amministrazione e l’ex direttore dell’organismo di vigilanza sono stati riconosciuti responsabili di una carenza nella calendarizzazione e nell’espletazione di controlli interni, relativi al rischio di credito. Nel caso specifico vi sarebbero delle violazioni in merito “alle disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche e disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche”.

Gli ex-componenti del collegio sindacale devono invece rispondere di “irregolarità relative alle carenze dei controlli, anche in questo caso relative alle disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche e le disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche”.

Le sanzioni

banca d'italiaDalla Banca d’Italia ecco dunque le sanzioni comminate ai singoli amministratori. 36.500 euro sono state contestate all’ex direttore generale Fernando Donato, mentre per l’ex presidente e l’ex vicepresidente vicario Michele Mura e Fernando Sarzi la somma da pagare sarà di 32.500 euro. Altri 24.500 euro dovrà pagarli anche Leonardo Arrighi, vicepresidente e poi presidente dell’istituto di credito, così come la stessa cifra è stata chiesta agli ex vicepresidenti Michele Pederzani e Rossella Gualtierotti. Anche per i componenti del collegio sindacale Francesco Merisio, Eugenio Bombana e Gilberto Passerini la sanzione da pagare ammonta a 24.500 euro ciascuno. Una maxi-multa complessiva di 297mila euro.

Le conseguenze

credito-padanoGli effetti dell’ispezione del 2015 non sono stati solo quelli sanzionatori nei confronti degli ex vertici, ma hanno determinato un cammino che ha portato la BCC a fondersi con un’altra banca. La BCC di Castel Goffredo, infatti, nel quinquennio compreso fra il 2010 e il 2015, aveva registrato perdite per oltre 25 milioni di patrimonio. Di qui il caldo invito della Banca d’Italia a rinnovare gli organi direttivi della banca e la disposizione di ricercare un partner in grado di assorbire questo buco.

Da allora ne è nato un percorso che ha portato la BCC di Castel Goffredo alla fusione con la BCC cremonese, creando il Credito Padano.

Affidarsi a chi tutela i nostri interessi

Questo è ciò che è accaduto in una banca. Una situazione scoperta dopo una duplice ispezione. Pensate che sia un caso isolato? Noi non lo crediamo proprio! Si tratta di un caso scoperto, ma quanti ce ne sono ancora latenti?

E allora è il caso di non attendere e tutelarsi contro questo tipo di gestione dei nostri risparmi da parte delle banche. Controllate sempre, controllate tutto!

E se non siete in grado di farlo, affidatevi a chi ha competenza ed esperienza da vendere, a chi le banche le ha già battute più di una volta.

 

 

 

 


Fonte: Gazzetta di Mantova