Anatocismo New Concept Advisory

Una vincita per una piccola società

Una società del pavese decide di citare in giudizio una banca per alcune irregolarità su due conti correnti. Si sospetta anatocismo e superamento del tasso soglia.

Le richieste e le indagini

Una piccola azienda nel pavese decide di citare in giudizio una banca per presunte illegalità presente su due conti correnti. Dichiara che entrambi i conti presentano superamento di tasso soglia e anatocismo. Per questo motivo richiede la restituzione delle somme che la banca ha intascato impropriamente, oltre alla richiesta di un ulteriore risarcimento da parte dell’istituto. La banca, invece, si mostra tranquilla, negando senza troppi problemi le accuse fatte.

Il Giudice, per esaminare nel dettaglio il caso proposto, decide di affidarsi a un ctu, per rideterminare i dettagli dei due contratti portati in aula.

In primis, bisogna specificare che la capitalizzazione di interessi anatocistici è illegittima. Questo perché i contratti sono stati entrambi stipulati nel 1993 e quindi prima dell’entrata in vigore della Cicr. 24.2.2000. Ma anche dopo questo periodo, visto che la banca non ha prodotto alcun tipo di adeguamento alla delibera (ed era obbligata a farlo per legge), i conti continuano a presentare carattere illegale. Quindi la domanda relativa all’anatocismo può essere accolta.

Per quanto riguarda il superamento del tasso soglia, il ctu ha verificato che solo uno dei due conti ha superato questo tasso, mentre l’altro è a norma di legge. Per cui la richiesta della parte attrice verrà parzialmente accolta.

Quindi il Giudice decide di porre i due conti correnti in questa maniera: il primo al valore di 4.608,59 euro a debito del correntista, il secondo a 54,593,49 euro a credito del correntista.

La società ha ottenuto una vittoria parziale, che comunque è più che soddisfacente, visto che sono stati riconosciuti oltre 50.000 su un conto corrente.

La decisione finale del Tribunale

Il Tribunale di Pavia, dopo aver esaminato attentamente il caso, decide di accogliere parzialmente la domanda della parte attrice.

Per questo motivo, annulla tutte le clausole relative a interessi anatocistici relativi ai due conti correnti. Dichiara inoltre che uno dei due conti presenta un superamento del tasso soglia previsto dalla legge, per cui i due conti saranno di:

  • 4.608,59 euro a debito del correntista
  • 54,593,49 euro a credito del correntista

Il Giudice rigetta invece la domanda di condanna dalla banca perché non ammissibile. Dichiara invece che l’istituto dovrà pagare metà delle spese di lite e 2.000 euro di perizie di parte.

Così è stato deciso a Pavia il 16/03/2017.

La legge va rispettata

Questa vittoria dimostra come la legge può e deve essere rispettata. Il Tribunale ha individuato i reati presenti sui due conti richiesti e ha riconosciuto oltre 50.000 euro su uno dei due conti.

Ma questi risultati possono essere raggiunti solo se assistiti da persone competenti, che hanno già vinto contro le banche.


Fonte: Sentenza pubbl. il 18/03/2017