Banche Venete New Concept Advisory

Nessun aiuto di Atlante per le banche venete

Atlante ha deciso che non aiuterà ulteriormente le banche venete nell’ottenere il miliardo richiesto dall’Ue per la ricapitalizzazione. Ora si stanno vagliando soluzione alternative per risolvere il problema.

Investimenti troppo rischiosi per salvare gli istituti

Salvataggio delle banche venete. Nessun aiuto in vista da Atlante, una delle società maggiormente coinvolta nel caso di salvataggio delle banche. Una comunicazione, ormai ufficiale, arrivata direttamente da Quaestio, che è il gestore diretto dei fondi di Atlante 1 e 2. “Non ci sono allo stato le condizioni per qualsiasi ulteriore investimento. Le tante incertezze impediscono di fatto una decisione per qualsiasi investitore responsabile”, queste le sue parole.

Come si è saputo in questi giorni, la situazione di BpVi e Veneto Banca si è aggravata di molto, per via della richiesta dell’Ue di un ulteriore miliardo, da far versare ai privati. Una cifra molto ardua da ottenere, perché allo stato attuale pochissimi investitori metterebbero i loro soldi in mano a una banca in rischio di crisi totale.

Parla anche l’a.d di Intesa San Paolo, Carlo Messina, che invita gli istituti al salvataggio statale “il prima possibile”. Per evitare il tragico bail-in, che sarebbe una vera e propria tegola in testa per il futuro della banca, sono state prospettate due vie. La prima, la più ovvia, è trattare nuovamente con l’Ue e richiedere una riduzione del miliardo richiesto, fino a ottenere una somma accettabile. A tal proposito si è fatta avanti anche Poste, disposta a fare uno sforzo e aiutare le banche venete. Ovviamente se la richiesta dell’Ue sarebbe minore, la collaborazione di Poste sarebbe più semplice e fattibile. La seconda ipotesi invece è abbastanza shockante: inserire Mps nella fusione delle banche venete, per coprire le perdite degli istituti. Una proposta che ha suscitato molto scalpore tra i vertici delle banca di Siena, subito preoccupati di ricevere ulteriori perdite.

Una situazione che comunque non promette alcuno scenario roseo. Bisognerà attendere ulteriori sviluppi per saperne di più.

Una situazione di crisi profonda

La situazione delle banche venete diventa sempre più cupa. Atlante ha deciso di non aiutare gli istituti in crisi e l’Ue, almeno per il momento, sembra irremovibile sulla richiesta del miliardo da privati.

La paura più grande è di arrivare a un bail-in per salvare gli istituti, ma Padoan rassicura che ciò non accadrà.


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