Rinvio a giudizio per i vertici di Unicredit

Vertici di Unicredit nei guai, l’accusa nei loro confronti è quella di usura a danno di un imprenditore. Il processo è cominciato lo scorso giugno e coinvolge diverse figure della banca.

La storia

La Procura di Vasto
La Procura di Vasto

I fatti ai quali si riferiscono le accuse sarebbero avvenuti nel periodo intercorso fra il 2006 e il 2011, ai danni di un imprenditore di San Salvo che oggi si trova in rovina e con l’azienda in liquidazione. La condotta dei funzionari di banca fu quella di “farsi dare o a promettere interessi usurari, superiori rispetto ai tassi soglia, con l’aggravante di avere agito nell’esercizio della loro attività professionale nei confronti di un soggetto in stato di bisogno ed esercente attività imprenditoriale”.

 

Accuse gravissime che sarebbero corroborate dalle prove raccolte in quel quinquennio dalla Procura di Vasto che, analizzando due diversi conti, avrebbe rilevato interessi usurari per sei e sette trimestri sui conti correnti. Il riscontro in euro è rispettivamente di oltre 51mila su un conto e di 65mila sull’altro. Nonostante sul credito vantato dalla banca nei confronti del gravassero anche questi interessi di natura usuraria e nonostante in possesso delle fidejussioni dell’imprenditore, la banca il 25 ottobre del 2012 ha preteso dall’uomo di riconoscere ben 201mila euro di debito ed il pagamento immediato di una somma di 63mila euro.

 

A processo…

unicredit Per questi reati sono finiti a processo, la prima udienza si è tenuta lo scorso 7 giugno, l’ex presidente del consiglio di amministrazione di Unicredit Corporate Banking Mario Fertonani, l’ex presidente dello stesso istituto di credito Candido Floris e l’ex presidente della Unicredit Spa Dieter Rampl.

 

Le banche cadono

Ancora una volta è stato dimostrato come le banche siano dei giganti dai piedi d’argilla. Se ci si oppone a loro con le giuste armi, motivazioni e ragioni si può vincere e tutelare gli interessi davanti a situazioni del genere.

L’importante è sempre affidarsi a chi è in grado di portare avanti queste battaglie, a quei professionisti che hanno già ottenuto vittorie e successi opponendosi alle banche.

 

 

 


Fonte: Il Centro