Intesa Sanpaolo sanzione New Concept Advisory

Intesa Sanpaolo sanzionata dagli Usa

Intesa Sanpaolo sanzionata dagli Usa per anomalie relative all’antiriciclaggio, in alcune transazioni con clienti dell’Iran. Ora la banca dovrà pagare milioni di dollari di multa.

Una multa da 250.000 dollari

Intesa Sanpaolo nel mirino delle autorità americane. Una multa salatissima, che inciderà sicuramente sullo stato economico della banca. Stiamo parlando di ben 250 milioni di dollari, che Sanpaolo dovrà pagare per non aver rispetto le normative americane sull’antiriciclaggio. Infatti, ha evitato dei controlli su alcune transazioni finanziarie (per circa un decennio) verso clienti iraniani. Ricordiamo che l’Iran al momento è sulla lista nera per l’America, a causa delle sue tensioni politiche verso altri Stati.

Dalle indagini condotte, banca Intesa non è l’unica coinvolta in questo scandalo, ma anche altri istituti hanno commesso lo stesso reato. Il problema fondamentale è che tutta questa vicenda non è stata minimamente menzionata dai nostri politici di spicco, ma solo un parlamentare, leggendo delle riviste americane, ha saputo dell’accaduto. Una triste verità per il cittadino, che ora rischia di ritrovarsi delle spese aggiuntive da pagare a causa di questa multa. O, nella migliore delle ipotesi, si ritrova a intrattenere rapporti con un istituto di credito che ha perso parte della sua stabilità economica.

Ecco come si è svolta la vicenda. Il Dipartimento dei Servizi finanziari di New York ha contestato a Sanpaolo la violazione della normativa sul riciclaggio di denaro (money laundering) su delle operazioni di stampo finanziario, che coinvolgono lo stato Iraniano. E sono innumerevoli i numeri coinvolti. Oltre 2700 transazioni, svolte tra il 2002 e il 2006, per un totale di 11 miliardi di dollari. Venivano utilizzate società di comodo per effettuare i pagamenti evitando i controlli necessari. Un reato molto grave. Quindi cosa hanno i dipendenti italiano? Hanno ignorato bellamente i divieti imposti dall’Usa e hanno nascosto le informazioni incriminate per tentare di passarla liscia. Ora invece si ritrovano con una multa salata da pagare.

La risposta del governo

Il governo italiano, dopo l’enorme discussione generata da questo caso, è stata costretta a rispondere. Ma la sua risposta è stata particolarmente neutrale. Infatti ha affermato che attualmente vi è un accordo tra il Dfs (New York Department Services) e Sanpaolo, per tenere sotto controllo tutte le future operazioni, come segno di buona fede. Inoltre la multa verrà pagata interamente e non ci saranno tentativi di riduzione dell’indennizzo richiesto. Inoltre il Dfs è stato invitato a indagare anche su transazioni accadute anni fa (dal 2006 al 2014), per dimostrare che non ci sono altri illeciti commessi.

Tutto questo però, fa capire come il nostro Paese non può ignorare le regole delle altre nazioni per il suo tornaconto personale. Sarà necessaria una politica basata sulla trasparenza, che permetterà di riacquistare una maggiore fiducia nelle banche italiane, che ora sono viste come una grande minaccia senza fine.

Una reputazione da rimettere in piedi

Questa vicenda dimostra come le nostre banche siano spesso poco affidabili. Transazioni nascoste e violazioni di norme estere non mettono in buona luce l’immagine dell’Italia.

Ricordatevi sempre che gli istituti di credito attuano dei loschi raggiri anche verso i clienti, in questo caso per derubare loro denaro. Siate sempre vigili.

Se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181.


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