Veneto Banca Crisi New Concept Advisory

Obbligazionisti delle banche venete rischiano di perdere tutto

Molti risparmiatori di Veneto Banca hanno perso tutto a causa della crisi degli istituti. Dopo la notizia della fusione con Intesa, ora anche la possibilità di avere un misero rimborso sulle azioni sta andando in fumo.

La triste storia di un cliente di Veneto Banca

Banche Venete. Si torna a parlare della situazione in cui sono attualmente gli istituti. In particolare, si discute delle conseguenza della recente fusione con Intesa Sanpaolo. Molti risparmiatori, specialmente quelli che hanno investito tutti i loro risparmi presso questi istituti, si sono ritrovati con nessun soldo. Basta leggere la storia di un cliente di Veneto Banca per capire quanto tragico sia questo scenario. Un obbligazionista che non aveva molte pretese, se non quella di tenere al sicuro i propri soldi e far fruttare il minimo indispensabile per mantenere sé stesso e la sua famiglia.

Ecco le sue parole. “Non cercavo alcuna speculazione, ma solo un posteggio tranquillo per arrivare a rimborso. Verso la fine dell’anno scorso, in pochissimi mesi, la situazione pubblica iniziò a deteriorarsi: gli amministratori che avevano avuto i conti sottomano da moltissimi mesi, parevano aver cambiato opinione sugli stessi. Le quotazione di quello che avevo comprato a oltre 90, crollava a 60, ma io continuavo a credere alla banca.

Una situazione già di per sé triste, che mostra come la banca non tuteli i propri clienti. Ma non finisce qui. Purtroppo la vita riserva anche degli imprevisti, che sono spesso dietro l’angolo.

Continua il racconto dell’uomo. “A gennaio ho avuto una tragedia familiare, che ha reso mia madre invalida gravissima e da quando è uscita dall’ospedale me ne occupo in via esclusiva, avendo abbandonato il mio lavoro (lavorare per pagare una badante è un assurdo, preferisco non lavorare e occuparmene direttamente io). Nel frattempo la situazione finanziaria delle banche, che seguivo molto marginalmente dato ero impegnato in altro, diventava drammatica: quello che era arrivato a 60, valeva ormai 15. I piccoli azionisti, venivano rimborsati col 15% del massimo raggiunto dalle azioni, utilizzando circa mezzo miliardo delle risorse delle banche. Passaggio necessario per rilanciare le banche dicevano, e io gli credevo.”

La fusione con Intesa e la perdita di tutto il denaro

Il malcapitato, senza lavoro e con diversi problemi personali, cerca di ottenere un rimborso, seppur minimo e ingiusto, per far fronte alle spese familiari. Purtroppo, però, i problemi non sono finiti.

Banche Venete Azionisti New Concept Advisory
Banche venete: la situazione degli azionisti e degli istituti

Si avvicina la data in cui l’uomo sta per ottenere il denaro e racconta come è andata. “Nel frattempo metà del mio investimento si avviava a rimborso, il 21 giugno, e non vedevo l’ora di tornare in possesso del denaro prestato, dato che ormai mi serviva davvero. Circa 100 ore prima della scadenza del 21 giugno, il governo emana un decreto che sospende il pagamento del rimborso di un contratto tra privati (me e la banca), con un abuso chiarissimo”.

Ancora un’ingiustizia per l’uomo, che ormai inizia a perdere le speranze. Ma decide ancora di attendere e vedere cosa accade. Purtroppo però, non sarà niente di positivo.

“La settimana seguente (meno di 100 giorni dopo che erano state dichiarate solvibili e sistemiche) il governo mette in liquidazione le due banche spostando il mio credito (sia quello scaduto che quello non scaduto) in una bad bank, con delle risorse, ma con lo stato come creditore privilegiato, per un ammontare sicuramente superiore alle risorse in essa contenute. Morale della storia, il mio prestito scaduto e non rimborsato è perduto, dato che vincere una causa contro la bad bank non mi porrebbe in alcun modo davanti allo stato come creditore, così come il restante prestito non scaduto”.

In pratica, un uomo onesto e che ha guadagnato i soldi con fatica, ora si ritrova senza un centesimo. Inoltre, ha diversi problemi personali da affrontare. Un epilogo davvero triste, che fa capire come le banche non si preoccupano minimamente di tutelare i propri clienti.

Mai arrendersi. Bisogna reagire e recuperare i soldi che vi spettano di diritto!

Una storia triste quella che ha subito l’obbligazionista di Veneto Banca. Ma non bisogna arrendersi e perdere le speranze. Quando notate che c’è qualcosa che non va nei rapporti intrapresi con il vostro istituto di credito, reagite immediatamente. Lottare per i vostri soldi è fondamentale, e recuperare i vostri soldi è possibile. Ma solo se richiedete il supporto di un team altamente competente.

Chiamateci, saremo in grado di combattere illegalità e soprusi subiti, per farvi ottenere il giusto rimborso: 0375-833181.


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