M5S fiducia banche New Concept Advisory

Un’assemblea per discutere sull’argomento fiducia banche venete

Il Movimento 5 Stelle si fa sentire in Parlamento, quando si è riunito per parlare delle manovre da attuare per tutelare le banche in crisi. Protesta alla grande e richiesta di una maggiore tutela per gli italiani.

La protesta del M5S

Lo Stato riunisce i vertici e rappresentati dei vari partiti politici in Parlamento, per discutere e confermare la questione di fiducia sulle banche venete. Un’assemblea fatta a Montecitorio in cui le proteste del M5S si sono fatte sentire, in maniera forte.

Beppe Grillo scrive infuriato sul suo blog sull’argomento crisi bancarie e Governo. “Non sappiamo cosa vorrà dire domani essere fascisti, sappiamo cosa vuol dire oggi: il governo metterà la fiducia sul decreto banche per dare altri 17 miliardi di euro pubblici e salvare il culo dei banchieri mentre 10 milioni di italiani sono a rischio povertà e 250.000 emigrano ogni anno. Ma questo non è fascismo, è solidarietà”. Accuse pesanti, che fanno figurare il nostro Stato come un Governo che si preoccupa solamente di tutelare le banche ma non i cittadini.

Una riunione caotica quella che si è svolta pochi giorni fa. Dopo le solite questione di routine, appena il ministro con i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha intavolato l’argomento fiducia banche e ha mostrato il testo della commissione Finanze, si è scatenato l’inferno. Infatti, il M5S ha iniziato a mostrare salvadanai e striscioni di protesta per tutta la durata dell’Assemblea. “Ladri di risparmi” oppure “No al ricatto delle banche”. Frasi che invitano lo Stato a cambiare le proprie manovre, perché troppo favorevoli solo per le banche.

Richiesta una maggiore tutela del cittadino

Dalle parole mostrate, possiamo notare il disagio di tanti italiani. Da una parte, però, queste proteste hanno totalmente bloccato la riunione in corso, tanto che non c’è stato tempo di discutere di tutti i punti previsti. Si è approvata solamente la sospensione di un bond che gravava sulle banche venete. Michele Emiliano, membro del Pd, voleva proporre alcune manovre da attuare per mettere maggiormente alle strette i vertici responsabili del crac delle banche e trovare un modo per ampliare il numero di risparmiatori, senza soldi dopo la fusione con Intesa, da tutelare.

Ma i salvadanai in ceramica sono stati fatti risuonare con ferocia in Aula, poi sono aumentati notevolmente gli striscioni. Tutto fermo e per i politici italiani è stato necessario un momento di riflessione, riguardante questo caos. Il Governo italiano sta facendo veramente tutto il necessario per tutelare i cittadini? Probabilmente no, per questo motivo si scateneranno sempre più proteste.

Episodi che fanno riflettere

Questa protesta riflette lo status di molti italiani. Ovvero persone che si sentono truffate dal governo, che pensa a tutelare maggiormente le banche, piuttosto che le famiglie, che stanno affrontando problemi seri quali la povertà o l’azzeramento del valore delle proprie azioni.

Per lottare contro i vostri diritti, però, potete affidarvi a un team di professionisti. Persone che hanno già combattuto contro le banche, ottenendo il rimborso per i loro cliente. Se avete problemi nelle vostre contabilità, non esitate a chiamarci: 0375-833181.


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