Mutui New Concept Advisory

Un aumento di rating dei mutui

L’azienda Moody’s ha patteggiato per 864 milioni di dollari con le autorità degli Usa. Il colosso internazionale era accusato d’aver aumentato il rating di alcuni mutui.

Il patteggiamento

L’agenzia internazionale Moody’s ha patteggiato il pagamento di circa 864 milioni di dollari alle autorità federali e statali Usa. Questo per porre fine all’inchiesta nata dall’accusa di aver gonfiato il rating di mutui ipotecari tossici negli anni che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008 e 2009. L’accordo è stato raggiunto col Dipartimento di giustizia, al quale andranno 437,5 milioni di dollari, e con le autorità giudiziarie di 21 stati Usa più il District of Columbia dove si trova la capitale Washington, ai quali andranno i restanti 426,3 milioni di dollari.

Dagli anni della crisi, Moody’s è sotto i riflettori e al centro delle critiche con l’accusa di aver favorito il terremoto finanziario partito dai mutui subprime. Perché aveva assegnato una bassa eventualità di default a titoli invece molto rischiosi.

Moody’s ha riconosciuto di non aver seguito i suoi standard di giudizio, anche se il patteggiamento non implica ammissioni di responsabilità o di violazioni della legge. Nell’ambito del patteggiamento Moody’s ha anche preso l’impegno ad adottare misure che assicurino l’integrità dei rating futuri. Compresa quella di non far partecipare gli analisti ai colloqui commerciali con i clienti.

Il caso Standard & Poor’s e Fitch

Nel 2015 era stata S&P a dover pagare una maxi sanzione da 1,375 miliardi di dollari per chiudere l’inchiesta penale federale, che aveva avanzato una richiesta per 5 miliardi di dollari. Nel caso di Moody’s non si è mai arrivati all’inchiesta federale.

A muovere per primo la causa contro Moody’s era stato il Connecticut nel 2010. L’accusa era di avere alterato i rating, gonfiando volontariamente il giudizio sull’affidabilità dei titoli tossici collegati ai mutui. Moody’s l’avrebbe fatto per il desiderio di incassare commissioni da parte delle banche d’investimento che emettevano quei titoli, a costo di sacrificare l’indipendenza e l’obiettività di giudizio.

Un altro tassello della crisi finanziaria degli Usa

Questo caso mostra come molte società abbiano contribuito alla crisi finanziaria degli Usa avvenuta tra il 2008 e il 2009. Un insieme di pessime scelte che ha portato ad un crollo economico del Paese.

In altri Paesi, come l’Islanda, i reati di tipo finanziario vengono puniti in maniera esemplare.


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