Mps New Concept Advisory

Mps: un 2016 in rosso

Mps ha chiuso il 2016 in rosso: infatti ha perso circa 3,38 miliardi di euro. Un danno enorme, che ha costretto lo Stato ad intervenire per salvare l’istituto di credito.

Una perdita elevata

Banca Mps ha chiuso il 2016 con una perdita di 3,38 miliardi. Ma è stato anche un fuggi fuggi generale da parte di correntisti e clienti, perché la raccolta è calata di 14,7 miliardi. In molti hanno chiuso i rapporti per paura di un fallimento.

Sul conto economico, invece, pesano i quasi 2,6 miliardi di euro di rettifiche sui crediti. La banca ha prestato soldi e ora in molti non sono in grado di restituirli. Nel 2015 aveva chiuso il bilancio in utile di 388 milioni. Mps ha registrato rettifiche su crediti e attività finanziare per 4,5 miliardi di euro, 2,5 miliardi di euro in più del 2015, a causa di componenti non ricorrenti pari a quasi 2,6 miliardi di euro legate all’aggiornamento delle metodologie e dei parametri utilizzati nella valutazione dei crediti, che recepiscono le indicazioni date dalla Bce alle banche nel trattamento degli Npl e valutazioni interne della banca.

La risposta dei vertici

E proprio sui crediti deteriorati, la Fondazione Mps ha fatto sapere di non voler pubblicare i nomi dei principali creditori del gruppo. “Come presidente della Fondazione Mps sono contrario alla pubblicazione della lista dei grandi creditori della banca. Si tratta di attività aziendali riservate e non credo che la banca giuridicamente lo possa fare. Come metodo sarebbe anche sul piano aziendale non particolarmente positivo per la clientela perchè il rapporto di confidenzialità e riservatezza con la propria banca è fondamentale”. Queste le parole di Marcello Clarich, presidente della Fondazione Mps.

E in mattinata erano arrivate le richieste di dimissioni dei vertici. “Il management di Mps dovrebbe rimettere le deleghe sul tavolo di Padoan. E il ministro, a sua volta, cercarne uno abituato sì a guidare banche, ma nell’interesse del Paese”. Così ha commentato commentato Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.

Il cantiere per il piano di ristrutturazione del Monte dei Paschi “è in corso, mantenendo le principali linee strategiche focalizzate sulla riduzione del profilo di rischio della banca”. Così ha precisato la società nel comunicato sui risultati preliminari dell’esercizio chiuso in perdita per oltre 3 miliardi. Il piano industriale al 2019 è stato varato dalla banca a fine ottobre, due mesi prima il fallimento della ricapitalizzazione da 5 miliardi sul mercato.

La ripresa è obbligatoria

Purtroppo Mps sta attraversando un periodo critico nella sua storia. Un culmine raggiunto attraverso una storia travagliata, piena di vicende di crediti deteriorati e scelte sbagliate.

L’unica soluzione sarà ricevere l’aiuto dello Stato e mettersi in piedi negli anni successivi.


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