Veneto Banca New Concept Advisory

Il Movimento 5 Stelle ricorre alla Corte Europea

Dopo il decreto Salvabanche, il M5s chiede alla Corte Europea di tutelare i risparmiatori danneggiati da Veneto Banca e Popolare Vicenza, che saranno rimborsati solo di un quinto del valore effettivo delle loro azioni.

La richiesta di tutelare i risparmiatori

Dopo le proteste contro il governo che ha varato il decreto Banca Etruria e poi Monte Paschi di Siena, adesso il Movimento 5 Stelle ha deciso di ricorrere alla Corte Europea per tutelare i risparmiatori danneggiati dal dissesto di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.

Rimborso totale per gli azionisti. Questo è ciò che vogliamo ottenere attraverso l’importante iniziativa che abbiamo organizzato. Stiamo ricorrendo alla Corte Europea per tutelare i risparmiatori danneggiati dal dissesto di queste banche, ed evidenziare le omissioni dello Stato italiano in loro difesa”. Questo è quanto affermato in un post di David Borrelli (M5S Europa) e MoVimento 5 Stelle Veneto sul blog di Beppe Grillo.
In particolare Borrelli, sulla base di quanto previsto dalla Convenzione europea dei diritti e delle libertà fondamentali, ipotizza due violazioni. La violazione del divieto di schiavitù (articolo 4), inteso come privazione della possibilità economica di sostentamento nell’ambito sociale, e la privazione della proprietà privata (articolo 1 del Protocollo addizionale alla Convenzione).

Chi doveva controllare, come Bankitalia e Consob, non ha controllato e chi doveva tutelare il risparmio, cioè lo Stato, non lo ha fatto“. E ancora: “Il sistema è marcio dalla testa ai piedi dai manager, banchieri agli organi di vigilanza. Soprattutto la politica, ovviamente, che fa continue promesse senza muovere realmente un dito ed illudendo 219.000 famiglie. Aspettiamo giustizia dal 2012, data delle prime denunce, e sappiamo di segnalazioni dirette inviate alla Banca d’Italia che si è girata dall’altra parte”.

Lo scontro sul web

I toni sul web sono altissimi. Su Facebook compare una pagina che inneggia alla morte dell’ex premier. “Auguriamo la morte a Matteo Renzi”. Il Pd, allarmato, si rivolge alla polizia postale. E denuncia il clima d’odio che sfocia in episodi del genere. “Chi lo fomenta?” domanda Alessia Rotta. E invita alla responsabilità chi, come Beppe Grillo, evoca i tribunali del popolo. Ma i pentastellati ribaltano l’accusa. il M5s è vittima, affermano, di chi teme una loro vittoria alle elezioni e fabbrica false notizie per demolirli. Prosegue così uno scontro a distanza, sempre più proiettato sul web.

Dopo la sconfitta al referendum, Renzi ha riconosciuto come errore del Pd aver lasciato il web a chi diffonde falsità. Ma si è andati oltre le falsità, denuncia ora Alessia Rotta. Sulla pagina Facebook che si scaglia contro Renzi, il gestore inveisce contro chi lo accusa di aver superato il limite. Minaccia di rivolgersi alla polizia postale e non accetta di cancellare il suo messaggio. “Non è mica una colpa esprimere un desiderio”. I Cinque Stelle non intervengono sull’episodio delle minacce a Renzi ma rigettano l’accusa di alimentare il clima d’odio e continuano a denunciare falsità diffuse ai loro danni per indebolirli.

Bisogna tutelare le vittime delle banche venete

La volontà del M5s di tutelare i cittadini vittime delle banche venete è giusta, perché molte persone che avevano azioni presso quelli istituti si son ritrovati i loro conti azzerati. Ricordatevi sempre di combattere le ingiustizie e di non arrendervi a compromessi.

L’unico modo per vincere queste battaglie è affidarsi a dei professionisti. Che hanno già vinto diverse battaglie contro le banche e garantito il rimborso ai clienti.


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