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Una novità nel caso Mps

Una novità sul salvataggio di Mps. A quanto pare non sono sufficienti i 6,6 miliardi di aiuto dallo Stato per la ricapitalizzazione della banca.

Aumenta la richiesta di denaro per il salvataggio della banca

Il caso del salvataggio Mps, dopo circa quattro mesi, è ancora lontano dalla sua risoluzione. Ricordiamo che nel periodo natalizio fu emesso un atto dal Governo, per fornire alla banca fondi sufficienti alla ripresa. Ma i fondi ipotizzati inizialmente erano insufficienti alla ripresa. E così aumento la richiesta di Mps. Ma ora sembra che neanche i 6,6 miliardi di euro ipotizzati siano sufficienti alla banca di Siena.

Ma come mai nel tempo le richieste di Mps sono cambiate? Questo perché ci sono due problemi fondamentali. Il primo è quello relativo al risultato dell’ispezione sulla classificazione di crediti, livelli di copertura e valutazione delle garanzie dei crediti deteriorati. La banca, dopo un consulto con gli ispettori europei, aveva modificato metodologie e parametri utilizzati per il calcolo nel bilancio 2016. Ma l’esito dell’ispezione fatto emergere perdite superiori a quelle calcolate.

Il secondo problema riguarda la cessione delle sofferenze. Sulla base dei valori delle sofferenze scritte nei bilanci, venderle a un valore basso comporterebbe una perdita notevole. Stiamo parlando di circa 4,5 miliardi. Per questo motivo l’ipotesi che 6,6 miliardi di ricapitalizzazione siano sufficienti è sempre più lontana.

Il malcontento delle istituzioni europee

La ricapitalizzazione, che prevede 6,6 miliardi di aiuto dallo Stato e 2,2 miliardi derivati dalle obbligazioni convertite in azioni, permetterebbe una ripresa solo parziale di Mps. Si è ipotizzato anche di non vendere tutte le sofferenze per impedire una richiesta maggiore di denaro, ma la Bce non è d’accordo con questa strategia. Al momento si è posto come tempo limite per le trattative il mese di giugno. Ma è solo ipotetico, perché sono presenti fin troppi imprevisti.

In questo clima pieno di tensione e molto delicato, c’è anche un malcontento da parte delle istituzioni europee. Questo perché non sono contente di questo trattamento “di favore” verso le banche italiane. Infatti, oltre Mps, anche le banche venete, ormai in crisi, sono in una situazione di comodo, che è ancora lontana dalla sua risoluzione.

Una svolta negativa

Purtroppo questa svolta nella vicenda Mps è negativa. Perché mostra uno scenario in cui lo Stato dovrebbe fornire una maggiore somma di denaro a Mps, per permettere la sua ricapitalizzazione.

E ricordiamo che Mps ha una storia molto problematica alle spalle. E questi sviluppi portano molto malcontento tra le persone.


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