A rischio processo per usura, due banche tremano

Sono in dodici persone a rischiare il processo per usura nel salernitano. Fanno capo a due banche diverse e l’accusa nei loro confronti è, come sempre più spesso accade di usura bancaria.

La vicenda

Il sostituto procuratore Francesco Rotondo ha chiesto il rinvio a giudizio per esponenti di Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, che hanno applicato tassi usurari nei confronti di un’azienda edile poi costretta al fallimento.

unicreditLe disgrazie di società e del suo imprenditore nascono nel 2009 con il protesto di alcuni assegni: l’uomo scopre che il conto dell’azienda è stato prosciugato. Non avendo altre risorse e non avendo ulteriore credito dalle banche che chiedono un rientro immediato, parte così la procedura fallimentare. Nello stesso tempo però l’uomo si affida ad un legale e comincia a ricostruire tutti i rapporti bancari fino ad allora intercorsi con le due banche. Una storia che ha portato poi a varie denunce e alla richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Salerno.

Imputati eccellenti

Fra gli imputati anche nomi di spicco dell’alta finanza italiana: l’ex presidente del Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, che a Salerno è già sotto inchiesta per vicende analoghe oltre che per il crac del pastificio Amato. Sempre per MPS l’ex direttore generale Antonio Vigni, il responsabile dell’area territoriale Sud Ovest Francesco Fanti; Pier Lorenzo Vivarelli e Gianvito Filippo, in qualità di direttori della filiale di Salerno. Per quanto riguarda Unicredit, invece, i rinviati a giudizio sono gli ex presidenti Aristide Canosani e Paolo Savona (già ministro nel Governo Ciampi); Alessandro Cataldo, responsabile dell’area Pianificazione e gestione commerciale; Raimondo Paone, nella veste di responsamontepaschibile della direzione territoriale di Salerno; Felice Delle Femmine, direttore regionale Sud; Donato Costantino Riccardi, direttore commerciale per la direzione campana; e Alessandro Sigona, quale direttore dell’Agenzia di Salerno.

Tutti dovranno rispondere di usura bancaria, commesso in un periodo compreso fra il 2002 e il 2010, ai danni della Karma Srl, anche se il magistrato lo contesta anche fino ad oggi, perché gli istituti di credito non avrebbero cambiato le loro pratiche. Alla ditta di Vallo della Lucania sarebbero stati applicati interessi passivi trimestrali fino al 17 per cento. Non solo: tassi usurari, superiori anche al 14 per cento, sarebbero stati praticati in occasione dello “sconto” in banca di alcuni effetti.

Affidarsi agli esperti: sempre!

Non ci stancheremo mai di ripetervelo, per noi è diventato ormai una sorta di mantra: affidatevi agli esperti. Scegliete un professionista esperto e competente. Perché vincere con le banche è possibile, anzi accade sempre più spesso.

Ma non è assolutamente facile e richiede competenza, esperienza e capacità di sapersi districare fra i mille rivoli e codici previsti dalla legge da un lato, ma anche dai contratti che le banche vi fanno firmare dall’altro.

 

 

 


Fonte: La città di Salerno