Banca rimborserà azienda per interessi anatocistici

Ottiene un rimborso di oltre 858mila euro, perché la banca applicava interessi anatocistici sui suoi conti bancari. La storia che vi proponiamo arriva da Benevento e vede una società rivalersi e aver ragione di una banca grazie alla sentenza del giudice.

La vicenda

Il Tribunale di Benevento
Il Tribunale di Benevento

Davanti al giudice Andrea Loffredo della Sezione Civile del Tribunale di Benevento, si presentano una società e una banca. La prima denuncia la seconda per l’applicazione di interessi anatocistici sul proprio conto corrente, ma anche interessi al tasso ultralegale, addirittura superiore al tasso soglia antiusura, commissioni di massimo scoperto, competenze riferite a conti collegati e tutta una serie di altre irregolarità.

Per questi motivi chiede al Tribunale la ricostruzione precisa di tutti i rapporti bancari intercorsi fra le parti, al netto di tutte le voci illegittime applicate per poi ottenere una restituzione di queste ultime.

Come spesso accade in questi casi la banca contrappone, a propria difesa, le tesi dell’inesistenza delle irregolarità addebitatele, ma anche quella della prescrizione della domanda. Tesi rigettate dal giudice.

La CTU

A questo punto il giudice dispone una perizia tecnica sui conti, giustificata “dalla mancanza di un valido contratto fra le parti” che permette quindi una ricostruzione del rapporto di conto corrente che non prevede tutta quella serie di clausole sfavorevoli al titolare del conto stesso.

Dalla CTU emerge quindi che alla società cliente, la banca aveva applicato competenze e oneri passivi per 796.712,94 euro, mentre non aveva a sua volta accreditato interessi attivi per 92.296,63 euro. Nel contempo emerge anche che debbano esser applicati nei confronti della società ricorrente 29.302,92 euro di “interessi prescritti”.

La sentenza

Al netto dei calcoli del riconteggio dei rapporti bancari, il giudice Loffredo condanna la banca a rimborsare l’azienda della somma di 858.706,65 euro.

Non solo, ascritto alla banca è anche il pagamento delle spese legali per 19.358 euro e anche quelle relative alla CTU.

Affidarsi a chi ti può tutelare

Anche in questo caso l’azienda che ha vinto contro la banca ha avuto due meriti:

  1. Avere la forza di non piegare la testa e reagire davanti a delle irregolarità compiute da una banca nei propri confronti.
  2. Affidarsi ad un avvocato esperto, in grado di tutelare i propri diritti.

E il secondo punto è di fondamentale importanza per aver la possibilità di vincere contro le banche. Non è scontata la vittoria contro una banca, ma è possibile se affrontata con le giuste armi. Solo chi può vantare già delle vittorie contro le banche, e un’esperienza certificata in questa materia, sarà in grado di aiutarvi a vincere la vostra battaglia e di consigliarvi comunque la strada migliore da intraprendere.