Salvabanche New Concept Advisory

Maxi protesta per le vittime del decreto Salvabanche.

Vigilia di Natale con proteste ad Arezzo. Oltre 50 persone in piazza per esprimere il loro malcontento contro il Partito Democratico. Partito che non tutela i cittadini che sono stati danneggiati dall’entrata in vigore del nuovo decreto per salvare le banche.

Una corteo pieno di malcontento

Vigilia di Natale con manifestazione delle Vittime del Salvabanche ad Arezzo. Protesta e scintille, con il Pd che parla di “incursione”, con fumogeni e vandalismo contro la sede di piazza Sant’Agostino. L’associazione dei risparmiatori con una cinquantina di persone ha ribadito le proprie ragioni dimostrando in centro. Tra i vari slogan: “ladri, ladri, ladri”.

“Abbiamo voluto ricordare che noi ci siamo” ha dichiarato Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione Vittime del Salvabanche. Un attacco da parte di un partito che non ha affatto tutelato gli interessi degli obbligazionisti delle vecchie Banca Etruria, Marche, CariChieti e Carife. Istituti, come Banca Etruria, già noti per diversi illeciti contro cittadini.

Tra i contenuti della protesta, le recenti decisioni del governo per Mps e sistema bancario. Con la richiesta di destinare una parte dei 20 miliardi al ristoro degli obbligazionisti azzerati.

La risposta del Partito Democratico

il Partito Democratico risponde a questa protesta, affermando: “Le proteste sono legittime, gli atti vandalici no. L’Associazione che si auto-definisce delle “vittime del Salvabanche” ha il diritto di commentare e di mettere a confronto gli esiti delle vicende Banca Etruria e Monte dei Paschi, ma non ha il diritto di imbrattare la facciata della sede del Pd, strappare manifesti e accendere un fumogeno sulla porta d’ingresso in piazza Sant’Agostino.”

Secondo i democratici sarebbe stato oltrepassato il limite. “Abbiamo assistito – si legge in una nota – a un tentativo di ingresso nella sede provinciale del Pd, ad atti vandalici e all’accensione di un fumogeno sul portone. Questo non è accettabile.”

Un’affermazione che risulta piuttosto ridicola, se si considera che le banche salvate privano con la forza molta gente dei loro risparmi. Non sarà corretto, ma è risaputo che alla forza si è soliti rispondere con altrettanta forza. E in molti altri casi, una protesta come questa sarebbe stata giustificata.

Ancora più scandaloso, se si considera che i dirigenti bancari che hanno contribuito a creare un debito di 20 miliardi di danno se ne sono usciti con dei bonus milionari. E senza che nessuno attuasse alcun tipo di giustizia nei loro confronti.

Il Pd chiede alle forze politiche, che finora hanno sostenuto con entusiasmo l’Associazione, se condividono il passaggio dalla protesta verbale all’aggressione. Visto che queste stesse forze si caratterizzano per la grande attenzione ai temi dell’ordine e della legalità. E quale sia la valutazione e le conseguenti eventuali azioni delle forze dell’ordine (polizia di stato e municipale) presenti stamani all’incursione dell’associazione stessa in piazza Sant’Agostino.

Il Partito Democratico conclude: “Chiarito questo livello, stabilito che l’intimidazione e l’aggressione non fanno parte del civile confronto, potremo discutere nel merito dell’azione del Governo nei confronti delle banche e in modo particolare di quella dell’Etruria. Una riflessione è necessaria e condivisa, ma non a colpi di fumogeni”.

Uno scenario che mette a dura prova gli obbligazionisti

Purtroppo il decreto Salvabanche ha colpito una fetta di persone che si sono ritrovate senza denaro. Attualmente i soldi stanziati per la salvezza degli istituti di credito non coprono le perdite degli obbligazionisti delle banche colpite.

Per cui la protesta, nonostante gli atti vandalici che non devono essere tollerati, ha una giusta motivazione alle spalle.

L’opzione dell’entrata in vigore di questo decreto era uno dei 3 piani di salvezza di alcune banche, tra cui Mps.


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