Chiericati New Concept Advisory

Una telefonata importante.

Grazie a una telefonata fatta dall’Avv. Rosa Chiericati al momento giusto, Marisa è riuscita a salvare la sua attività: una panetteria nel torinese.

La storia

La sede centrale della società Ing. Lease

La signora Marisa, insieme al marito e al figlio, gestisce da anni un forno. Sono loro a produrre il pane, alzandosi tutte le mattine alle 3 per poter vendere e distribuire ai rivenditori i loro prodotti. Nel 2008 decidono di allargarsi e di comprare anche un negozio, cercando un finanziamento.

Si imbattono nella Ing Lease: una società di leasing con sede centrale a Brescia. Essa finanzia il loro progetto di vita, con un contratto di 15 anni, che prevede un pagamento mensile di 1.300 euro al mese da parte della famiglia. Si tratta di una spesa sostenibile, finché gli affari vanno a gonfie vele.

Poi, però, la crisi colpisce anche la piccola attività commerciale, il forno chiude e resta solo il negozio che deve permettere a tre persone di sopravvivere. Le rate mensili da 1.300 euro diventano sempre più difficili da pagare. Capita così che qualche mensilità e qualche rata saltino.

L’aggressione della società alla famiglia è immediata: “Ho scoperto solo allora che, con il leasing i proprietari del mio negozio non eravamo ancora noi – lamenta Marisa -, non ci era stata ben spiegata la tipologia del finanziamento che avevamo sottoscritto.”

La vicenda giudiziaria

Si apre quindi una vicenda giudiziaria che si trascina da almeno 3 anni e con diversi risvolti.

Il Tribunale di Brescia

Una prima causa vede la Ing Lease muoversi nei confronti della famiglia cercando un risarcimento in denaro. Un contenzioso che dura un anno e mezzo. “Il primo avvocato a cui mi sono rivolta la definì una causa persa fin dal principio”, ci racconta Marisa ricordando quei giorni.

“Mi presentai alla prima udienza nel Tribunale di Brescia da sola”.

La causa, invece, fu vinta. Il giudice, infatti, si pronunciò contro la società di leasing, a cui non era permesso pretendere denaro, ma aveva il diritto di rivalersi solamente sull’immobile.

Comincia così una seconda causa, intentata dalla società di leasing nei confronti della famiglia della signora Marisa. Questa volta, la più diretta conseguenza è l’ottenimento dell’ordine di rilascio dell’immobile nel quale si svolge l’attività lavorativa.

Il contratto di leasing, prevedeva che la società di locazione finanziaria per l’acquisto del negozio (per un valore di 130.000 euro), avrebbe riscosso nei 15 anni di rate circa 220.000 euro. A fronte di un pagamento corrisposto dalla famiglia della signora Marisa pari a circa 110.000 euro. A questi, per gli interessi maturati sulle rate non pagate, avrebbe aggiunto sul piatto altri 70.000 euro, che la famiglia avrebbe dovuto corrispondere alla società.

Pena: la riconsegna dell’immobile e la perdita di tutto quel che hanno pagato fino ad allora. Il termine dell’uscita dal locale viene fissato nell’udienza di giugno, per il 19 settembre.

L’intervento dell’Avvocato Chiericati e lo sgombero bloccato in extremis

L’avvocato Chiericati

Attraverso un’amica, la signora Marisa entra in contatto, durante l’estate, con l’Avvovato Rosa Chiericati. Il tempo stringe e il periodo di ferie del tribunale certo non aiuta la signora, che comunque arriva a presentare i documenti in Procura a Torino.

Nell’esposto nei confronti della Ing Lease, preparato dall’avvocato Chiericati, sono contenute denunce per estorsione e usura. A questo si aggiunge la richiesta al Pubblico Ministero della sospensione dei pagamenti per 300 giorni e l’accesso al fondo di solidarietà per le vittime di usura ed estorsione.

La signora Marisa, però, riesce a raggiungere il Pubblico Ministero che ha in mano il fascicolo solo il 19 settembre. Contemporaneamente, a Torre Pellice, la Ing Leasing sta per incontrarsi con l’Ufficiale Giudiziario per procedere alla presa in possesso della panetteria. Solo un colloquio telefonico diretto fra l’Avvocato Chiericati e il magistrato riesce a far passare la richiesta della sospensione, ottenendo anche l’accesso al fondo di solidarietà.

Una seconda telefonata blocca invece il diretto sgombero del locale. Quella tra il Maresciallo della Guardia di Finanza e l’UNEP di Torino. Il membro del corpo di polizia ha intercettato l’ufficiale giudiziario recatosi a Torre Pellice per effettuare lo sgombero dei locali.

La signora Marisa può tirare un sospiro di sollievo. Ora, mantenendo l’attività fra le mura del negozio, passerà al contrattacco. “L’avvocato Chiericati ha salvato un’attività che conduciamo da 30 anni, ora continueremo convinti e più sereni la nostra battaglia.”

Un’attività salvata

Una telefonata tempestiva, che ha evitato alla signora Marisa lo sgombero. Grazie all’intervento dell’Avvocato Rosa Chiericati, ora la signora può tirare un sospiro di sollievo.

È stata formidabile e ha salvato in extremis la mia attività e la nostra famiglia, che da oltre 30 anni lavora in questo settore” commenta Marisa.