Presidente Banca Nuova a rischio

Presidente e direttore commerciale di Banca Nuova rischiano un condanna a tre anni e tre mesi per usura bancaria. La richiesta arriva dalla procura di Palermo e presentata al Tribunale di Palermo. Tre gli imputati in questo processo. Oltre al presidente di Banca Nuova Marino Braganze e al direttore dell’area commerciale Rodolfo Pezzotti, fra gli imputati figura anche l’ex-dg dell’istituto Francesco Maiolini, che con rito abbreviato aveva già rimediato una condanna in primo grado di 8 mesi.

A riportare la notizia Il Giornale di Sicilia che riporta dell’inchiesta che aveva coinvolto anche l’ex-procuratore di Palermo Francesco Messineo. La sua posizione è stata però archiviata dal Tribunale di Caltanissetta. L’accusa nei confronti del procuratore era quella aver violato il segreto d’ufficio e aver fornito informazioni a Maiolini circa le indagini a suo carico.

Il nocciolo centrale della vicenda però, resta l’accusa di usura bancaria nei confronti dei tre dirigenti della Banca Nuova, che non avrebbero mai impedito, pur essendo giuridicamente obbligati a farlo, che fossero pretesi e applicati tassi usurari.

A sporgere denuncia nei loro confronti sono stati due clienti, che coraggiosamente si sono rivolti ad avvocati competenti per avere giustizia. Anche se le cifre in gioco non erano certo ingenti, i tassi avrebbero infatti portato illecitamente nelle casse della banca 5mila euro e quasi 3mila e cinquecento euro dai conti delle due società. I titolari delle due attività hanno ritenuto opportuno far valere i propri diritti anche se si trovavano a dover fronteggiare una banca.

Denunciare sempre

Denunciare, denunciare sempre, non aver paura di rivolgersi alla legge anche per delle ingiustizie di valore economico non eccessivo. L’importante, come consigliamo sempre, è farlo con cognizione di causa e, soprattutto interpellando un avvocato che sia competente e che abbia una comprovata esperienza in questo campo.

 

 


Fonte: Il Giornale di Sicilia