Direttrice di banca deruba coppia di commercianti
Coppia di commercianti vittima di un furto attuato da una direttrice di banca. Ammanchi pari a 175.000 euro. Ora la funzionaria dovrà rispondere del reato di appropriazione indebita.
La vicenda
Padova. Due persone vittime di un ennesimo raggiro attuato dalle banche. Questa volta a mettere in atto il colpo è una direttrice di banca, molto in confidenza con una coppia di commercianti. L’amicizia tra le tre persone ha portato i due coniugi ad avere molta stima di questa direttrice. Tanto da consegnare a lei i loro incassi derivati da una stazione di autogrill, con distributore di carburante, bar ed edicola.
La fiducia era così elevata che la funzionaria di banca andava spesso la mattina a far benzina dai suoi “amici” a Galliera Veneta, prima di andare a lavoro in ufficio, a Cittadella. Ed è proprio in questi momenti che si scambiavano conversazioni molto amichevoli, assieme alla consegna dei soldi da portare in banca. La donna, per non far notare le proprie malefatte, portava il giorno successivo un documento che attestava il deposito avvenuto. Documenti che si sono rivelati tutti falsi. Grazie a questo maxi raggiro la direttrice è riuscita a incassare ben 175.000 euro, privando la coppia di onesti commercianti di soldi guadagni con fatica e sudore. Il tutto è avvenuto in soli pochi mesi.
Fortunatamente, i due malcapitati hanno iniziato a notare le mancanze sui propri conti e hanno denunciato il crimine commesso alle autorità. Ora il pm che si occupa del caso sta svolgendo le dovute indagini per arrivare a capo di questa vicenda. Sembra che, per ora, la direttrice, prima impiegata in Popolare di Marostica, sia passata a Volksbank e abbia preso tutto il denaro in mano sua. Oltre al reato di appropriazione indebita, quindi, vi è anche quello di falsificazione di documentazione bancaria. Due reati molto gravi, di cui dovrà rispondere nell’udienza preliminare, fissata per il prossimo 27 novembre.
La legge punisce chi commette reati
Una direttrice sfrutta la propria posizione e la confidenza che ha con i propri clienti per derubare loro denaro. Un reato che è stato giustamente punito dalla legge.
Anche in altre parti di Italia si è assistito a casi di appropriazione indebita, come quello di Novara.
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