Paradisi Fiscali in aumento
Paradisi fiscali in aumento nel mondo. Luoghi dove è possibile coprire i propri problemi col Fisco. Ora anche Hong Kong e isole Cayman nella lista.
La nota dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare in cui inserisce nuovi luoghi tra i famosi Paradisi Fiscali. Nel dettaglio, in questa nota viene chiarito come venga “ampliato l’elenco dei Paesi che consentono di beneficiare delle ulteriori riduzioni delle misure sanzionatorie nonché della disapplicazione del raddoppio dei termini per l’accertamento e la contestazione delle violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale. In tale elenco oggi figurano anche Guernsey, Hong Kong, Isole Cayman, Isola di Man, Isole Cook, Jersey, Gibilterra“.
L’agenzia invita anche alla collaborazione. “i contribuenti che decidono di rimediare spontaneamente alle omissioni e alle irregolarità commesse fino al 30 settembre 2016 in materia di detenzione di attività finanziarie possono avvalersi, entro il 31 luglio 2017, della riapertura dei termini per l’accesso alla procedura di collaborazione volontaria per l’emersione e il rientro di capitali. C’è tempo fino al 30 settembre 2017, invece, per l’integrazione delle istanze, i documenti e le informazioni”. Agevolazioni per continuare la massiccia lotta contro l’evasione fiscale, fenomeno altamente diffuso nel globo.
Attualmente sono in corso anche ampliamenti degli accordi tra i vari Paesi e Autorità fiscali, con l’obiettivo comune di condividere informazioni utili sugli evasori fiscali e trovare un modo per far restituire loro il denaro dovuto al Fisco. Una battaglia internazionale che ha bisogno di avvalersi di tutti gli aiuti necessari per provare ad essere vinta. In Italia, le persone possono restituire i soldi senza ripercussioni, se effettuano il primo versamento entro il 30 settembre 2017.
Passi e informazioni importanti quelle condivise dall’Agenzia delle Entrate.
Una prospettiva non al top
Questo scenario mostra come i Paradisi continuano a essere in aumento. Luoghi sempre più presi di mira dagli evasori del Fisco. Una situazione poco rassicurante.
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